Terremoto di Ischia, 2 morti e 2600 sfollati. L’ombra dell’abusivismo sui crolli

By Giorgio Cantoni Ago 22, 2017 #terremoto

Egidio Grasso, presidente dei geologi della regione Campania ha dichiarato: “A Ischia crolli, evacuazioni e vittime potrebbero essere attribuite alle costruzioni fatiscenti, abusive e realizzate senza alcuna verifica sismica”. Ma i sei sindaci dell’isola  protestano: “Falso collegare i danni all’abusivismo”. Questo riferisce il quotidiano nazionale italiano La Repubblica in queste ore, successive alla scossa di terremoto che ieri sera ha provocato due vittime, qualche decina di feriti e persone ancora intrappolate sotto le macerie dei crolli, oltre a 2600 sfollati dalle proprie abitazioni.

Il tema delle costruzioni abusive è molto noto sia in Italia che, lo sappiamo dai fatti recenti delle ville Ferracci, anche in Corsica. In questo caso il tema torna alla ribalta, non per questioni che riguardano paesaggio e ambiente ma la sicurezza e la vita stessa delle persone che vi abitano.

Si è accertato che il sisma era avvenuto a soli 5 chilometri di profondità, per una magnitudo innalzata a livello 4 (rispetto alla 3.6 iniziale). Può bastare, simile correzione, a considerare normali gli effetti del terremoto sull’isola? La risposta, secondo un altro tecnico, il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi Francesco Peduto, è una sola: no. “A un anno dal sisma dell’Italia centrale – afferma Peduto – riviviamo di nuovo il dramma del terremoto, che stavolta ha colpito l’isola d’Ischia. Lascia perplesso come un terremoto di tale magnitudo possa provocare danni e vittime nel nostro Paese, è francamente allucinante che si continui a morire per terremoti di questa entità. Il nostro Paese si conferma estremamente vulnerabile. Ora sarebbe facile parlare dei ritardi della ricostruzione in Italia centrale, della necessità di accelerare interventi e azioni, ma quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione“.

Il movimento ambientalista italiano Legambiente rincara la dose:  “Ischia nel corso dei decenni è stata sottoposta a una sistematica speculazione edilizia: si è costruito anche là dove leggi e buon senso non lo avrebbero permesso e, in molti casi, lo si è fatto di fretta, utilizzando materiali e tecniche di scarsa qualità e senza prevedere alcun accorgimento antisismico“.

Intanto sull’isola i soccorritori continuano a lavorare per salvare le persone ancora bloccate. Poi si penserà alla ricostruzione. E, ancora una volta, a cosa fare per prevenire.


Fonte: La Repubblica

Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

By Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

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