Jean-Guy Talamoni: con altri 5 anni potremo cambiare radicalmente la vita dei Corsi

Il presidente dell’Assemblea di Corsica, Jean-Guy Talamoni, ha chiuso le Ghjurnate Internaziunale di Corti con un discorso in cui ha detto che nel giro di 5 anni – sostanzialmente un nuovo mandato nel 2017 – si potrà portare a compimento il programma dei Nazionalisti e cambiare radicalmente la situazione politica, economica e sociale in Corsica.

In un’intervista a CorseNetInfos, il leader di Corsica Libera parla di queste storiche Giornate, prime dopo la vittoria, “molto simboliche e molto importanti”. Un anno fa proprio alle Ghjurnate c’erano contatti tra Femu e gli indipendentisti per cercare di creare un fronte unito alle Territoriali di dicembre; oggi quell’unione è un fatto compiuto, un enorme passo avanti fatto, e secondo Talamoni “non si può tornare indietro”.

Passare dall’essere forza di opposizione a partiti di governo sta richiedendo un “adattamento” che sia Femu che Corsica Libera hanno trovato in questi mesi, trovando sinergia e complementarietà nei metodi di lavoro. Talamoni respinge poi l’insinuazione di essere “troppo attivo”, dicendo che tutto ciò che fa rientra nelle prerogative della Presidenza dell’Assemblea, anche se molti suoi predecessori non se ne avvalevano. E rivendica il fatto di agire in concertazione e in modo complementare col presidente dell’Esecutivo, Gilles Simeoni.

Interrogato su cosa sia cambiato in questi primi otto mesi di governo, Talamoni mette al primo posto il metodo di lavoro e il modo di intendere la politica, ossia con trasparenza e coinvolgimento. Ad esempio, tra le prime misure adottate c’è stato l’insediamento di una Commissione di valutazione delle politiche pubbliche, mentre da pochi giorni è stata creata l’Assemblea còrsa giovanile, per dare voce ai giovani isolani tra i 16 e i 25 anni, permettere loro di dire la propria opinione e contribuire al lavoro dell’Assemblea e dell’Esecutivo. Inoltre, ci sono molti dossier che stanno avanzando, in materia economica, sociale, dell’impiego, dei rifiuti, dei trasporti marittimi…

Anche sui rapporti con il governo Talamoni non è negativo, dato che la chiusura verso alcuni temi era ampiamente prevista, una su tutti la coufficialità della lingua corsa che “sapevamo già non si farà sicuramente prima delle prossime Presidenziali” e che comunque “anche se il governo volesse farla, non potrebbe perché non ha nel congresso i 3/5 necessari”. Diverso il caso dei prigionieri politici e dell’amnistia, su cui c’è chiusura totale pur non essendo necessaria alcuna revisione della Costituzione. Invece sulla fiscalità patrimoniale e la collettività unica ci sono stati passi avanti da parte del governo sulle richieste còrse.

Venendo alla richiesta dei “5 anni”, Talamoni chiarisce che il significato della frase è che – se i primi effetti dell’azione della guida nazionalista si vedranno già durante questo mandato breve – due anni non sono sufficienti per mettere un atto un cambiamento radicale. Per questo invita tutti i Corsi a valutare l’azione dell’Esecutivo e della presidenza dell’Assemblea nei prossimi mesi e a dare di nuovo il loro sostegno nelle elezioni del 2017 che insedieranno la nuova Collettività unica con un mandato di durata piena, cinque anni, dal 2018 al 2023. Un tempo sufficiente, secondo Talamoni, a cambiare radicamente la situazione politica, economica, sociale, concreta, della Corsica e della vita quotidiana dei Corsi.

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Fonte: CorseNetInfos

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