Alle Giornate di Corte dialogo a porte chiuse tra Corsica Libera e Femu a Corsica

Una riunione a porte chiuse si è svolta domenica pomeriggio come parte delle Giornate di Corte tra gli indipendentisti di Corsica Libera e i nazionalisti moderati di Femu a Corsica. Per oltre due ore l’esecutivo di Corsica Libera guidato dal suo leader Jean-Guy Talamoni ha incontrato di sua iniziativa una folta delegazione di Femu a Corsica con le sue tre componenti interne guidate da Jean-Cristophe Angelini. A quattro mesi dalle elezioni territoriali [le elezioni regionali ndr], il movimento nazionale st cercando di appianare le loro divergenze in occasione di una possibile fusione al secondo o al terzo turno.

Qui sotto l’intervista realizzata da Nicole Mari per Corse Net Infos a Jean-Christophe Angelini, presidente del gruppo Femu a Corsica all’Assemblea della Corsica e leader del PNC (Partitu di a Nazione Corsa).
Quest’anno finora non vi era stato alcun dibattito di Corsica Libera con la classe politica corsista e progressista, l’evento estivo delle Giornate di Corte che era diventato per tre anni inevitabile ha lasciato quest’anno spazio ad un evento mediatico molto importante: un incontro a porte chiuse tra due importanti delegazioni di Corsica Libera ed ha Femu Corsica. I primi, iniziatori del progetto, sollecitando questi ultimi, più cauti per diversi mesi. L’annuncio della resa delle armi da parte del FLNC (Fronte di liberazione nazionale della Corsica) ha rimosso uno dei principali ostacoli al sindacato per evitare le ripercussioni interne sul contenzioso elettorale che si è inasprito sulle elezioni per Bastia e Ajaccio, nate da divergenze a Porto Vecchio. Corsica Libera non ha mai nascosto le sue antipatie per i leader di Femu a Corsica, tra cui il sindaco di Bastia, Gilles Simeoni. Un altro punto spinoso della contesa: la valutazione molto diversa del mandato di Paul Giacobbi, presidente del Consiglio esecutivo della Corsica. Femu a Corsica infatti è fortemente negativa sul suo mandato mentre Corsica Libera dice che essere soddisfatta.

L’incontro a sorpresa

Il divorzio politico sembrava così consumato, come sembrava dalle parti coinvolte nella retorica nazionalistica che ad un reale desiderio di riunione. Ciò significa che l’annuncio un po’ confuso della partecipazione alle Giornate di Corte di una importante delegazione Femu a Corsica, tra cui di uno dei suoi leader, Jean-Christophe Angelini si è rivelata una sorpresa. Mentre i moderati non hanno mai evitato dibattiti con i loro cugini separatisti inviando ogni anno una delegazione, luogotenenti o personaggi storici ma nessun leader fino a questa edizione. Questa volta, l’invito è un altro: è stato per riprendere il dialogo interrotto e cercare di fare tabula rasa delle differenze e delle controversie. Sette consiglieri territoriali moderati e qualche membro dell’Esecutivo dei tre componenti, PNC per Inseme per la Corsica e A Chjama, partecipato alle discussioni, faccia a faccia con alcuni pesi massimi dell’esecutivo di Corsica Libera. A quattro mesi dagli scrutini per le elezioni territoriali questo è un risultato importante, che potrebbe portare anche i nazionalisti di Femu a Corsica al potere infatti la sfida sembra valere la pena per tutti.
Nulla di concreto
L’incontro, che è durato più di due ore, è stata l’occasione per ciascuno di spiegare e di proporre le sue idee, ma è emerso da o vie d’accordo né in nulla di concreto. Una cosa è certa: le due forze nazionaliste presenti avranno la propria lista autonoma nel primo turno elezioni territoriali il 6 dicembre prossimo. Comunque i due movimenti politici hanno in programma una nuova riunione in calendario. Per il resto, tutto è teoricamente possibile, ma nulla finora è certo. I movimenti tuttavia, non hanno fatto neanche una conferenza stampa congiunta, ma hanno risposto separatamente. Comunque tutti hanno un cauto ottimismo e questo viene considerato comunque un passo avanti, anche se resta lontano dall’obiettivo finale e certe differenze sono profonde. Corsica Libera, ha accettato questo invito tra fratelli nemici per nascondere anche una frattura interna e l’assenza di parte degli attivisti Corsica del Sud non sono d’accordo sulla strategia locale. Gli indipendentisti di Corsica Libera invece hanno trovato comunque svelato i primi cinque nomi sulla loro lista alle Giornate di Corte: Jean-Guy Talamoni, Josepha Giacometti, François Sargentini, Laura-Maria Poli e Petr’Anto Tomasi. Da continuare…

Nicole Mari per CorseNetInfos ha intervistato Jean Christophe Angelini, leader del PNC e presidente del gruppo Femu a Corsica all’Assemblea di Corsica.

Jean-Christophe Angelini (Femu a Corsica): “Vogliamo fare del movimento nazionale, il perno per la prossima maggioranza alle territoriali”

– Qual è la ragione per la vostra presenza alle Giornate di Corte?
– Femu a Corsica ha sempre partecipato alle Giornate di Corte. Abbiamo pensato che quest’anno era particolarmente importante essere presenti. Da una parte, data la discussione dei temi di fondo: la vicinanza delle elezioni locali, le prospettive aperte dalla Scozia, la Catalogna… D’altra parte, siamo stati sono stati formalmente invitati a un incontro con i nostri amici e partner di Corsica Libera e questo non era mai accaduto prima! Quindi abbiamo risposto favorevolmente all’incontro. Ricordo che, anche se oggi non c’è, in senso stretto, partnership strategica con la Corsica Libera, c’è però la coerenza nazionale e una convergenza di idee su certi argomenti.

– Qual era lo scopo della riunione a porte chiuse?
– Ci siamo incontrati per oltre due ore. Le due delegazioni, composte da rappresentanti locali eletti, dirigenti e attivisti, erano importanti. C’erano, su entrambi i lati, la volontà di realizzare un percorso di convergenza nazionale ma nessuna unione di fatto e neanche più divisioni. Ma la vera convergenza sembra indispensabile e nel tempo ci troviamo, per avviare un modo simile a quello [della Scozia e della Catalogna ndr]. Questo sembra realistico, pragmatico, politicamente coerente e massicciamente richiesto dal popolo della Corsica.

– Perché hai pubblicizzato l’incontro?
– Prima di questo, molti nostri incontri non sono stati pubblicizzati. Non è possibile passare una situazione simile a quella che abbiamo vissuto per alcuni anni, anche se non è stato fondamentalmente negativo, infatti siamo arrivati ad oggi proprio grazie a questi contatti. Il tempo di contatto è per noi è finito, dobbiamo ora passare al tempo della costruzione politica che è stato con il nostro obiettivo di essere trasparente e visibili, non clandestino e a porte chiuse. Non abbiamo alcuna difficoltà a spiegare quello che è stato fatto, anche se tali riunioni si svolgono, per ora, senza giornalisti.

– Che cosa avete deciso?
– Noi non siamo nella fase delle decisioni! Siamo ancora nella fase delle discussioni. Si è detto che saremmo tornati anche per i nostri rispettivi militanti. L’idea è che a breve termine, probabilmente entro la fine del mese di agosto, saremo in grado di ancora di andare un po’ più avanti nella discussione. Riconoscendo chanche che ora c’è in primo luogo la volontà di presentare due liste separate nel primo turno per offrire comunque delle diversità [dei nostri movimenti ndr], quindi, di trovare un percorso per la convergenza del movimento nazionale, non la forza in più, ma il perno per raggiungere la maggioranza alle elezioni territoriali.

– È tutto?
– Sì! Questo mi sembra il momento di decisioni importanti [per Femu a Corsica ndr].

– Avete un accordo di fusione ufficialmente registrato per il secondo e il terzo turno elettorale?
– No! Siamo ancora nella fase del dibattito che è aperto in termini di opportunità. Non dovremmo pregiudicare il risultato di ciò che è stato iniziato oggi, però, ripeto, la volontà è molto forte da ogni parte per raggiungere un accordo.

– Lei parla di convergenza nazionale. Come incorporare altri movimenti, come U Rinnovu?
– È giunto per loro il tempo di dire pubblicamente che cosa faranno. È ovvio che se ci sono richieste di discussione, risponderemo favorevolmente. Non abbiamo mai chiuso la porta a nessuno. Abbiamo avuto una richiesta di discussione da parte di Corsica Libera e abbiamo risposto. Se ci saranno richieste di discussioni, le vaglieremo. È sicuro e abbastanza capitale per dire che oggi non siamo in fase di decisioni. Siamo nella fase di voler emanare un minimo di metodo e un calendario.

– Per ora, Femu a Corsica non ha commentato la sua candidatura per elezioni locali, quando lo annuncerà?
– Con l’eccezione dei principi fondativi a destra o a sinistra, o anche all’interno del movimento nazionale, non ci sono alcune candidature, il diritto di fare le liste politiche o di progetti annunciati dall’uno o dall’altro. Femu a Corsica, che è alle battute finali comunque non dovrebbe tardare a rendere pubblici i propri candidati.

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Intervista di Nicole Mari – Traduzione di Andrea Meloni – Fonte: CorseNetInfos.fr

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