Gilles Simeoni torna alle Ghjurnate dopo 23 anni di assenza e si dice ottimista

Gilles Simeoni, assente dalle Giornate Internazionali dal lontano 1993, ritorna a Corte nella prima edizione dalla vittoria dei Nazionalisti alle elezioni territoriali, e in un’intervista a CorseNetInfos traccia un bilancio dei primi mesi di governo e sul progetto di costruzione della nazione còrsa.

Simeoni dice che la sua presenza è “naturale”, conseguenza del cammino che ha portato il suo movimento, Femu a Corsica, a governare l’isola insieme a Corsica Libera, che organizza le Ghjurnate di Corti e che ha invitato i militanti di Femu e i membri dell’Esecutivo isolano a partecipare all’edizione di quest’anno. Il Presidente parla di una situazione “storica” perché per la prima volta le idee dei Nazionalisti sono rappresentate dalla maggioranza, una maggioranza che vuole rappresentare “la nazione còrsa”, ossia tutti i Corsi, e non solamente i militanti nazionalisti.

Il momento è storico anche perché la Corsica ha intrapreso un “cammino di pace e di emancipazione”, la lotta armata è stata abbandonata, e le idee del movimento nazionale appaiono ora mature e accettate da larga parte della società còrsa, come il risultato del voto di dicembre ha dimostrato. Ma ora è fondamentale proseguire il lavoro, senza pensare ancora alle elezioni del 2017, ma concentrandosi sui problemi concreti dell’isola e dei suoi abitanti. Problemi “seri, a livello economico, sociale, istituzionale”, con “una chiusura totale da parte dello Stato” verso importanti rivendicazioni dell’isola, il cammino è arduo, ma almeno “esiste”, dice Simeoni. Dal canto loro i Nazionalisti al potere continueranno a portare avanti il “nuovo corso di apertura e dialogo”, anche se il leader dice che è ancora “troppo presto” per tirare bilanci di un mandato iniziato solo otto mesi fa e che parte da una pesante “eredità della precedente gestione” dal punto di vista del bilancio regionale. Difficile anche indicare la prossima tappa di questo percorso perché “c’è tutto da fare, tutto da costruire, le emergenze sono ovunque”, ma certamente il metodo di “trasparenza, apertura e democrazia” nella condivisione degli obiettivi e nella loro discussione resterà la bussola dell’Esecutivo.

In ogni caso, conclude Simeoni, “Sono assolutamente ottimista, perché penso che gli anni a venire saranno quelli della costruzione della nazione e dell’emancipazione del nostro popolo”.

 

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Fonte: CorseNetInfos

 

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