Il testo costituzionale per l’autonomia è stato adottato dall’Assemblea della Corsica, nonostante le divergenze di opinione

By Redazione Mar 28, 2024 #autonomia #politica

La proposta di testo costituzionale, primo passo della Corsica verso un possibile status di autonomia, è stata lungamente discussa dall’Assemblea corsa. Il testo, frutto di recenti incontri tra la delegazione dell’isola e il Ministero dell’Interno a Parigi, doveva essere approvato dall’Assemblea corsa prima di poter essere sottoposto al Parlamento, come espressamente richiesto dallo stesso Presidente della Repubblica. Dopo lunghe ore di dibattito, poco prima della mezzanotte di ieri, la maggioranza dei rappresentanti eletti dell’isola ha accettato di adottare il testo.

Il testo, composto da sei paragrafi, è stato votato in tre fasi, con una quarta votazione che ha concluso l’intero processo. Il primo paragrafo ha ricevuto un’approvazione quasi unanime, con 62 dei 63 rappresentanti eletti che hanno votato a favore. Esso prevede “il riconoscimento di uno statuto di autonomia della Corsica all’interno della Repubblica francese che tenga conto dei suoi interessi legati alla sua insularità mediterranea, alla sua comunità storica, linguistica e culturale e al fatto di aver sviluppato un legame unico con la sua terra“. La voce dissenziente è stata quella di Josepha Giacometti Piredda, eletta del partito indipendentista Corsica Libera. Ha richiamato in particolare l’attenzione sulla nozione di “comunità“, che non coincide con quella di popolo. Un non riconoscimento che preclude qualsiasi idea di status di residente o di co-ufficialità della lingua. La rappresentante di Corsica Libera è stata anche l’unica a esprimersi contro durante la terza votazione, sul paragrafo 6, che prevede una “consultazione popolare” per convalidare il testo.

Ma è stato soprattutto il voto sui paragrafi relativi alla concessione di “poteri normativi” a (ri)evidenziare il principale punto di scontro all’interno dell’Assemblea corsa. È noto da tempo che la destra non è apertamente favorevole all’idea di una capacità di legiferare a livello insulare; per alcuni rappresentanti eletti, come Jean-Martin Mondoloni (Un Soffiu Novu), l’opposizione è evidente. La votazione ha visto 49 rappresentanti espressi a favore, 13 contro e un’astensione.

L’adozione finale del testo per la trasmissione al Parlamento ha ricevuto 62 voti a favore su 63. Un passo importante è stato fatto, ma la parte più difficile deve ancora venire: convincere l’Assemblea nazionale e il Senato. Mentre possiamo già immaginare che la battaglia sarà aspra in un’Assemblea Nazionale molto divisa e quindi difficile da individuare, il Senato appare chiaramente come il principale ostacolo alle ambizioni degli eletti corsi. Con una maggioranza di destra, molti dei suoi esponenti di spicco hanno espresso la loro febbre, o addirittura la loro opposizione categorica, alle aspirazioni autonomiste dell’isola.

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