Dieci anni di amicizia che non dimenticherò. Ciao, Paul

By Giorgio Cantoni Nov 20, 2023

 

Te ne sei andato a novembre di questo 2023, il mese dei tuoi 80 anni. Classe ’43, come mio papà. E come lui, una lunga malattia contro cui combattere e con cui convivere. Forse anche per questo mi sentivo legato a te da qualcosa di più degli interessi per la Corsica e per la lingua italiana che condividevamo.

Sono andato a cercare la data del nostro primo incontro di persona, in un bar di Milano. Era il 26 ottobre del 2013. Dopo una vacanza in Corsica con gli amici, il seme del mio interesse per quest’isola, le sue lingue, la sua cultura, la sua storia e il suo presente, stava germogliando dentro di me,. La rivista A Viva Voce, che dalla fondazione da parte di Roselli-Cecconi portavi avanti con passione, fu un approdo naturale per capire di più sulla lingua corsa e sul ruolo che l’italiano poteva avere insieme ad essa nel presente e magari nel futuro dell’isola. Scoprii un mondo e volli conoscere le persone che stavano dietro a quel mondo.

In quel bar vicino alla Stazione Centrale di Milano conobbi te e la Corsica vera, la sua storia così unica e così legata a quella dell’Italia prima e della Francia poi, un’isola che tutto è stata tranne che isolata, fino al “riaquistu”, l’indipendentismo, l’autonomismo, che da lì a poco avrebbe visto l’ascesa di Gilles Simeoni e l’arrivo dei Nazionalisti ai vertici delle istituzioni dell’isola. Parlammo di lingua corsa e lingua italiana. Parlammo di A Viva Voce, la rivista in italiano fatta da corsi, e da lì gettai sul tavolo l’idea di creare un progetto simile, italo-corso, ma che rispetto alla rivista che dirigevi non parlasse solo di politica, linguistica e cultura, ma fosse un vero sito d’informazione in italiano dalla Corsica. Un nuovo ponte tra l’isola e la Penisola. Così nacque Corsica Oggi.

Tu trovasti un italiano senza follie irredentistiche o estremismi destrorsi per la testa, interessato a ricreare un ponte linguistico e culturale con l’Italia, io trovai una persona colta, tenace, passionale e appassionata. Certo, quando salutandoci alla fine della chiacchierata mi chiedesti come raggiungere San Siro per vedere la partita dell’Inter, da juventino, mi venne un colpo al cuore. Ma si sa, nessuno è perfetto, caro Paul.

Volevi per la tua isola quel posto speciale che le spetta. Senza rinnegare la sua appartenenza storica all’area italiana, la sua ormai solida appartenenza politica e sociale alla Francia, né la sua specificità corsa, la sua unicità. Il tuo sogno era avere nuovamente dei Corsi che parlassero corso oltre che francese, fieri della propria identità e capaci di trarne beneficio anche per riaprirsi ai 60 milioni di italiani vicini. Perché, come amavi dire, così come un altoatesino può sentirsi a casa da Berlino a Catania, un còrso poteva sentirsi a casa da Parigi a Lampedusa. Questa è la forza di vivere su un confine linguistico e culturale.

Dietro le tue dichiarazioni degne del pessimismo cosmico di Leopardi (“quelle laggiù sono rose.. forse erano più adatti dei crisantemi, visto che dobbiamo parlare di lingua corsa”), nascondevi una forza e una voglia di fare che non ti faceva mai smettere di lottare per portare avanti le tue, le nostre, idee.

Non scorderò il nostro primo viaggio insieme in Corsica nel 2015, da Livorno a Bastia e poi fino ad Ajaccio per essere intervistati in TV su France 3 Via Stella. Tu al volante, mentre raccontavi come se nulla fosse di quando da giovane professore i freni della macchina ti avevano mollato e ti eri buttato contro il muretto di lato, per frenare, o di quella volta che avevi evitato di poco lo scontro con dei cinghiali, o di come ti tenevi pronto a lanciarti fuori dall’auto se il bordo della carreggiata avesse ceduto… Insomma, sapevi come mettere a proprio agio il passeggero. E io non riesco a smettere di ridere, ripensandoci.

In quel viaggio conobbi insieme a te il grande e compianto Petru Mari, la figlia Faustina, il genero Niccolò Roselli-Cecconi, nipote del fondatore di A  Viva Voce. Il tuo amico Pierre-Louis Alessandri, animatore della trasmissione Mediterradio, l’appassionato Matteu Filidori, lo scrittore De Zerbi. Contatti, amicizie, idee. Tante conversazioni in còrso, in italiano, in francese, quella multiculturalità dell’isola che si faceva concreta sotto i miei occhi.

Ci incontrammo tante altre volte, in Italia e in Corsica. Scoprii il tuo amore per lo stile barocco, per la città di Roma, per la Mitteleuropa, con i tuoi viaggi in auto attraverso l’Ungheria, la Romania, la Repubblica ceca e la Slovacchia. Tante battaglie, tanti commenti, di persona o al telefono, sull’attualità della Corsica e del mondo. Il tuo supporto mai cessato verso Corsica Oggi, fino all’ultimo progetto, CorsicaFutura.eu, per dire la tua, anche in francese, sul futuro della tua amata isola. I tempi difficili del confinamento da Covid e poi della tua malattia. La nostra conversazione al telefono un mesetto prima che ci lasciassi. Il mio rammarico di non essere riuscito a salutarti di persona.

Ma questi dieci anni non li dimenticherò, Paul. Dieci anni di un’amicizia a distanza che mi ha aperto la mente e donato una prospettiva diversa su tante cose, e di questo ti sarò per sempre grato. Nella tua Rogliano, guardando dall’alto il cimitero, non lontano dalla tua casa natale, dicesti che la tua tomba era lì, pronta ad accoglierti, accanto a quella di tua madre, rivolta verso quel mare Tirreno che amavi, e verso la Penisola italiana. Ora riposi lì. E ti prometto che le tue idee cammineranno sulle gambe mie e di tutti i collaboratori, Corsi e Italiani, di Corsica Oggi. Pace e salute, amicu. Che la terra ti sia lieve.

 

Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

By Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

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