Il ricordo di Paul Colombani e il concreto coinvolgimento della Corsica nel Trattato del Quirinale

By Giuseppe Vitolo Nov 14, 2023

 

Questo breve mio scritto vuol costituire un omaggio alla memoria del Professor Paul Colombani, nonché un auspicio in riferimento alla possibilità che il suo progetto culturale trovi finalmente attuazione. Il suo ricordo rivive nel mio cuore, legandosi all’intenso e proficuo incontro che avemmo in una splendida giornata di sole a Roma. Nel corso della nostra conversazione disquisimmo appassionatamente della sua Corsica, trattando prioritariamente aspetti di glotto-politica a lui molto cari, in relazione al suo obiettivo, sempre dichiarato, di riconsegnare alla sua terra natia lo storico ruolo di preminenza della lingua italiana, quale tassello fondamentale della cultura dell’isola, al fine di ricomporre il suo complesso mosaico plurilinguistico, che si può riassumere nella significativa ed ormai collaudata formula così declinata: francese lingua del pane, còrso lingua del cuore, italiano lingua della memoria. Probabilmente il sogno di Colombani di ripristinare l’uso dell’italiano potrebbe non essere più una mera illusione, ma qualcosa che è destinato ad assumere carattere di concretezza, le cui avvisaglie si sono già ravvisate attraverso la volontà e la consapevolezza dimostrata inequivocabilmente dalla parte politica isolana attualmente al potere e rappresentata a livello nazionale presso la “Camera bassa” del Parlamento francese. Il riferimento è all’interpellanza parlamentare voluta dal deputato autonomista còrso Michel Castellani presso l’Assemblea Nazionale di Francia, frutto di un’iniziativa volta a scongiurare il rischio di una possibile esclusione della Corsica dal Trattato del Quirinale, rivelatasi efficace, in quanto è probabilmente servita da promemoria per i vertici intergovernativi franco-italiani circa la necessità di ricomprendere la Corsica, unitamente alle regioni finitime di Toscana e Sardegna, in ragione dei confini non solo terrestri, di cui si parla in via esclusiva nella premessa del Trattato, bensì anche marittimi, che Francia e Italia condividono. Tuttavia i desiderata di Paul Colombani, dei quali si è fatto interprete indirettamente Castellani, nonostante l’assenza di una menzione esplicita riguardo ad un coinvolgimento diretto dell’isola nei programmi di cooperazione previsti dall’accordo bilaterale sancito al Quirinale da Emmanuel Macron e da Mario Draghi, il Comitato frontaliero, istituito nell’ambito del predetto patto intergovernativo firmato a Roma il 26 novembre 2021, e riunitosi a Torino, a Palazzo Carignano, presso il Museo Nazionale del Risorgimento, il 31 ottobre 2023, ha inserito nel novero delle regioni transfrontaliere anche la Corsica, in base a quanto avevano già fatto presagire le rassicuranti dichiarazioni rilasciate, su richiesta del parlamentare Castellani, dalla Sottosegretaria francese agli Affari Europei, Laurence Boone. L’incontro, infatti, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici in rappresentanza delle Regioni che hanno in comune non solo il confine terrestre, ossia Rhône-Alpes Auvergne, Nice-Cote d’azur, Savoie, Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, ma anche di quelle che condividono la frontiera marittima, cioè la Corsica, la Toscana e la Sardegna.

Diversi erano i temi sul tappeto, tra i quali quelli afferenti ai campi dell’istruzione e della cultura, inquadrati in specifici programmi bilaterali. I succitati settori, insieme ad altri ritenuti strategici, come trasporti, logistica, tutela dell’ambiente, gestione delle risorse idriche, attività di soccorso e di protezione civile, saranno oggetto di impegno da parte di specifici gruppi di lavoro, deputati a produrre risultati concreti entro il mese di giugno di quest’anno, in previsione della seconda riunione intergovernativa franco-italiana, che si terrà questa volta a Parigi. Dunque ci si attende che in futuro, in base all’articolo 10 del Trattato, si punti anche sulla formazione di parlanti bilingui italo-francesi, che potrebbe senz’altro favorire ciò che è stato sempre auspicato da Paul Colombani, congiuntamente a Pascal Marchetti e a Olivier Durand, ossia il recupero dell’idioma della memoria dell’isola di Corsica, l’italiano, storicamente lingua-tetto dei dialetti còrsi.

Giuseppe Vitolo

Linguista, ricercatore, esperto in dialettologia, ha scritto per Corsica Oggi diversi articoli sul ruolo della lingua italiana quale lingua della memoria in Corsica, ed esplorato ipotesi su possibili modi di favorire un suo ritorno nell'isola accanto al francese e alla lingua corsa.

By Giuseppe Vitolo

Linguista, ricercatore, esperto in dialettologia, ha scritto per Corsica Oggi diversi articoli sul ruolo della lingua italiana quale lingua della memoria in Corsica, ed esplorato ipotesi su possibili modi di favorire un suo ritorno nell'isola accanto al francese e alla lingua corsa.

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