Status di residenza, status fiscale e sociale: “misure essenziali” per Corsica Libera

Da quasi 10 anni, il nostro movimento Corsica Libera sta martellando con la massima insistenza sul fatto che lo status di residente è una (prima) soluzione essenziale da attuare al più presto per contrastare sia l’evoluzione dei prezzi immobiliari nel nostro paese, sia per evitare una reale appropriazione delle nostre terre da parte di interessi stranieri, beneficiando di una forza economica di gran lunga superiore alla nostra popolazione.

Le cifre risultanti dallo studio recentemente realizzato dall’Agenzia per l’urbanistica sull’evoluzione dei prezzi immobiliari in Corsica sono edificanti sotto questo aspetto. Tra il 2006 e il 2017 si è registrato un aumento del 138%, mentre la media francese era del 68%. La maggior parte dei Corsi è quindi meccanicamente esclusa da ogni possibilità di acquisto, perché il prezzo del terreno per metro quadrato è per loro irraggiungibile. Le soluzioni che sosteniamo (status di residenza, status fiscale e sociale) sono le uniche in grado di arginare efficacemente questo attacco, fino a quando non saremo in grado di legiferare in maniera sovrana in tutti questi settori vitali per il nostro popolo.

Ancora più pienamente, il nostro movimento si era già mobilitato per denunciare l’uso e l’abuso di un vantaggio fiscale, il credito d’imposta per gli investimenti fatti in Corsica, a fini speculativi.

Infatti, una campagna di comunicazione condotta da vari investitori stranieri ha consigliato di investire in Corsica nel settore della locazione di appartamenti ammobiliati per vacanze per beneficiare del rimborso del 30% degli investimenti concesso dallo Stato. Ciò ha avuto conseguenze immediate sui prezzi degli immobili e contribuisce ancora di più alle difficoltà che i nostri cittadini incontrano nel trovare un alloggio nella propria terra.

 

Per contenere questo fenomeno di investimenti massicci a fini esclusivamente speculativi, i nostri tre deputati Corsi sono riusciti a far adottare dall’Assemblea nazionale francese un emendamento che esclude le proprietà turistiche ammobiliate (o para-hotel) dal credito d’imposta corso. Purtroppo, questo ha un impatto diretto anche sui Corsi che hanno praticato questa attività (come attività principale o secondaria). Ciò rende impossibile la concessione di tale agevolazione fiscale. Si tratta di un’altra ovvia barriera alla nostra economia.

Di conseguenza, la proposta che presentiamo oggi è semplice: il vantaggio fiscale legato agli investimenti deve essere applicabile a tutti i Corsi. Per poter identificare in modo semplice chi potrebbe beneficiare di questo credito d’imposta, solo il riconoscimento dello status di residenza appare, ancora una volta, come una soluzione.

Corsica Libera ribadisce quindi ancora una volta l’importanza e l’urgenza assoluta dell’applicazione dello status di residente corso. Questi ultimi consentirebbero in particolare ai Corsi di beneficiare di misure fiscali coerenti, a vantaggio dell’economia reale, limitando al tempo stesso questa logica di inflazione dei prezzi immobiliari, che è che è uno dei principali fattori di espropriazione ed emarginazione dei Corsi nella propria terra.

fonte: CorseNetInfos.corsica

Andréa Meloni

Nato a Genova nel 1986, laureato in Scienze Geografiche nel 2013. Ha collaborato nel 2016 e 2017 con la Geo4Map (ex DeAgostini) di Novara, nel 2018 ha scritto alcuni articoli sul Secolo XIX. Insegna dal 2018 Geografia nelle scuole superiori a Genova, è socio dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) e abita nell'Appennino Ligure al confine tra Piemonte e Liguria. Ama anche la storia e ama la Corsica dal 2010 e ha visitato due volte l'isola.

By Andrea Meloni

Nato a Genova nel 1986, laureato in Scienze Geografiche nel 2013. Ha collaborato nel 2016 e 2017 con la Geo4Map (ex DeAgostini) di Novara, nel 2018 ha scritto alcuni articoli sul Secolo XIX. Insegna dal 2018 Geografia nelle scuole superiori a Genova, è socio dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) e abita nell'Appennino Ligure al confine tra Piemonte e Liguria. Ama anche la storia e ama la Corsica dal 2010 e ha visitato due volte l'isola.

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