Rapporto della FIJ : 68 giornalisti uccisi nel 2022 in tutto il mondo

Journalist documenting events at the Independence square. Clashes in Ukraine, Kyiv. Events of February 18, 2014.

Il giornalismo è probabilmente il mestiere più pericoloso, a giudicare dal numero di giornalisti uccisi ogni anno in tutto il mondo. La Federazione Internazionale dei Giornalisti, che riunisce 600.000 professionisti dei media di 187 organizzazioni sindacali in rappresentanza di 146 paesi, pubblica il suo rapporto per l’anno 2022 e fornisce cifre che testimoniano la situazione dei giornalisti nel mondo. La federazione conta 68 giornalisti uccisi nell’ultimo anno. Un forte aumento rispetto al 2021 quando erano 55. Il paese con il maggior numero di persone  è l’Ucraina con 12 giornalisti uccisi. Ma una parte significativa del numero totale di uccisi è dovuta agli omicidi. Molti giornalisti vengono eliminati a causa di ciò che hanno scritto, detto o mostrato. Il Messico ha 8 omicidi, 4 in Colombia, 7 ad Haiti, 16 in Asia, 4 in Africa e trenta nel continente americano. Ma ce ne sono anche in Medio Oriente e in Europa.

Il rapporto della Federazione Internazionale dei Giornalisti pubblica  il numero di operatori dei media imprigionati. Ce ne sono 375, un numero impressionante. I paesi che forniscono il maggior numero di giornalisti alle carceri sono  Cina (84), Birmania (64), Turchia (51), Iran (34), Belarus (33), Russia (18), ma anche Egitto (23), Ucraina (13), Arabia Saudita, Yemen, Siria e India. Il rapporto elenca i nomi di tutti i giornalisti morti o imprigionati per paese.

Un documento molto importante che testimonia la difficoltà, i pericoli che ci sono, per tradurre la realtà, la verità della vita nel mondo. Realtà e verità spesso nascoste da governi o gruppi socio-economici e finanziari. Servire la libertà di espressione, illuminare il cittadino non piace a tutti, soprattutto nei paesi diretti da governi autoritari o dittatoriali. Ma i paesi democratici non sono esenti da colpe. I giornalisti si trovano spesso di fronte a situazioni, regolamenti pubblici o privati, ma anche leggi che indeboliscono e ostacolano la libertà di stampa. I 187 sindacati (tra cui il Sindacato Nazionale dei Giornalisti Francesi e la Federazione dei Giornalisti Italiani, organizzazioni leader nel loro paese), che compongono la Federazione Internazionale dei Giornalisti, sono parafulmini delle tempeste che scuotono, attaccano violentemente  i giornalisti di tutto il mondo. Nata nel 1926 a Parigi su iniziativa del Sindacato Nazionale dei Giornalisti francesi e presieduta in nquel momento, dal suo segretario generale Georges Bourdon del “Figaro”, la federazione terrà il suo  congresso centenario nel maggio 2026 a Parigi. Un ritorno alle radici per un’organizzazione internazionale che è membro associato dell’UNESCO e rappresenta i giornalisti a l’ONU

Petru Luigi Alessandri

Immagina di copertina: Mstyslav Chernov via Wikimedia Commons Journalist_documenting_events_at_the_Independence_square._Clashes_in_Ukraine,_Kyiv._Events_of_February_18,_2014..jpg

Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

By Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

Related Post