Madrid vieta la bandiera della Catalogna alla finale di Coppa del Re

Flag_of_Catalunya_indepÈ polemica in queste ore in Spagna in seguito alla decisione delle autorità di Madrid di vietare l’accesso allo stadio Vicente Calderon, sede domenica 22 della finale di Coppa del Re tra Barcellona e Siviglia,  della “Estelada”, la bandiera non ufficiale utilizzata generalmente dai simpatizzanti dell’indipendenza catalana. La polizia ha comunicato che verrà perquisito ogni spettatore che avrà accesso alla partita per evitare che le bandiere “vietate” possano entrare, il tutto basandosi sulla Legge dello Sport che, come spiegato dalla delegata del governo spagnolo Concepcion Dancausa “Non deve convertirsi in uno scenario di confronto poltico.”

Le reazioni da parte delle autorità catalane non si sono fatte attendere. Il presidente della Generalitat, il governo catalano, Carles Puidgemont, e il sindaco di Barcellona, Ada Colau, hanno già fatto sapere che diserteranno la finale di Coppa del Re come segno di protesta per il divieto. “Non sono d’accordo con la decisione e non andrò alla finale,” – ha sentenziato senza mezzi termini Puidgemont, aggiungendo, – La Estelada è una bandiera legale e democratica, la si può vedere sui balconi di Barcellona e nelle mani di milioni di catalani che in essa vedono un simbolo di libertà.”

Ancor più contundente è stato il commento di Joan Tardá, portavoce al Congresso del partito politico della Sinistra Repubblicana Catalana (ERC). “È una vergogna che una bandiera legale venga proibita, – ha scritto il deputato nel suo account di Twitter, – Se si attacca la libertà di espressione, forse sarebbe meglio che il Barcellona non si presenti, che boicotti la finale.”

La dirigenza della stessa squadra catalana si è espressa tramite un comunicato condannando la decisione della delegazione del Governo di Madrid, definendo il veto alla Estelada come: “Un attentato alla libertà di espressione, un diritto fondamentale di tutti gli individui.” – sottolineando che il Barcellona, – “Ha difeso e continuerà a difendere la libertà di espressione dei suoi soci e tifosi, che hanno sempre dimostrato un alto livello di civiltà e rispetto.” La società catalana ha anche chiesto a chi ha preso la decisione “Senso di responsabilità e collaborazione per la creazione di un buon clima che deve precedere un evento come la finale di Coppa del Re.”

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Indipendentemente dalla legittimità o meno della decisione, le ragioni legate una decisione di un tale veto vanno ricercate nei precedenti che si sono venuti a creare ogni volta che il Barcellona (sia nel calcio sia nel basket) ha partecipato a una finale di Coppa del Re. Con la presenza di migliaia di bandiere relazionate con l’idea indipendentista e la marea di fischi che sovrastano l’esecuzione dell’inno spagnolo, senza dimenticare la presenza dello stesso Re di Spagna, di cui la coppa porta il nome, i tifosi catalani hanno sempre espresso quello che alcuni non esitano definire il proprio orgoglio e il proprio malessere nei confronti della nazione da cui molti di loro vorrebbero staccarsi.

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Fonte: La RepubblicaBarcelona FC

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