L’Assemblea di Corsica (macronisti compresi) vota una risoluzione che chiede al Presidente un vero dialogo

Ieri, nella notte, l’Assemblea di Corsica ha votato una risoluzione dal forte senso “politico” che dovrà essere consegnata al Presidente della Repubblica Macron, nell’isola martedì 6 febbraio. In questo documento c’è la richiesta di un dialogo senza tabù e senza “linee rosse”, il trasferimento nell’isola dei prigionieri còrsi e l’inserimento della Corsica nella Costituzione. Questo permetterebbe numerose deroghe al diritto comune in molti campi. La volontà del governo è invece equiparare la situazione dell’isola alle deroghe di decentralizzazione previste per l’articolo 72 della costituzione per tutte le regioni.

Il testo, approvato a tarda sera, ha visto 48 voti favorevoli, di cui 6 nel campo dei macronisti guidati da Jean-Charles Orsucci: « L’articolo 72 non è stato adattato alla situazione della Corsica e ci equiparerebbe alla città metropolitana di Parigi o di Lione, o all’alta Francia piuttosto che alla Languedoc. Bisogna invece aprire spazi costituzionali per permettere alla Corsica una vera autonomia che le consenta anche di legiferare su varie materie  », ha sottolineato l’eletto di Anda per dumane.

I due gruppi di destra invece non si sono schierati a favore della mozione. A eccezione di Pierre Ghionga, della lista di Valérie Bozzi.

Per il momento, il programma preciso della visita del presidente non è ancora stato diffuso, e una sua visita all’assemblea di Corsica resta ancora incerta.


Fonti: FR3 Corse ViastellaCNI

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