Il cardinale Bustillo, difensore dell’autonomia della Corsica?

By Petru Luigi Alessandri Gen 29, 2024

“La Corsica deve riconquistare la sua autonomia e la sua libertà”, titolava il sito web di Corse Net Info, citando le parole di un’intervista al cardinale François Bustillo, vescovo di Corsica. Un’intervista che il prelato aveva rilasciato ai media durante la presentazione della Bandiera d’Oro della Corsica per essere stato eletto dai suoi lettori come personalità dell’anno 2023.

“Dal punto di vista sociale, la Corsica deve riconquistare la sua autonomia, la sua libertà, la sua capacità di gestire la sua vita politica, economica, culturale e anche sanitaria, a tutti i livelli”, ha detto il cardinale Bustillo al CNI. Non è la prima volta che l’alto prelato parla di autonomia. Lo ha fatto durante il primo dibattito organizzato dal CDC ad Ajaccio, che si è occupato di questioni sociali. “L’autonomia”, ha dichiarato, “è un sogno ambizioso che deve essere trasformato”. Presi nota di questo commento e feci notare che il prelato aveva oltrepassato la sua neutralità e aveva trasgredito il principio stabilito dall’adagio “rendiamo a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”.

Il cardinale Bustillo ricomincia nell’intervista a Corse Net info. Ma qui le sue parole sono ancora più esplicite e impegnate. “La Corsica deve recuperare la sua autonomia (quale?), la sua libertà (è stata perduta?), la sua capacità di gestire la sua vita politica (ne è privata?)”. E il presule ha elencato gli ambiti “economici, culturali e anche sanitari”. Queste parole potrebbero essere messe in bocca a Gilles Simeoni. Al cardinale si potrebbe ricordare con rispetto che, per quanto riguarda il campo sanitario, la Corsica ha appena adottato il suo PRS (Progetto Sanitario Regionale), attraverso l’intermediazione della CRSA (Conferenza Regionale della Salute) che riunisce tutti gli attori medico-sociali, nonché le associazioni e gli eletti. Dalle sue dichiarazioni, si può legittimamente chiedersi se il cardinale Bustillo sia un difensore della causa autonomista.

 Attal e Mondoloni: Autonomia soft

La settimana scorsa si è parlato molto dell’autonomia della Corsica. Il nuovo primo ministro, rispondendo a una domanda del deputato nazionalista Michel Castellani, ha detto che “manterrà gli impegni annunciati dal presidente Macron durante la sua visita in Corsica a settembre”. Vale a dire, un’autonomia ben lontana dalle proposte espresse dalla maggioranza nazionalista dell’Assemblea corsa guidata da Gilles Simeoni, presidente dell’Esecutivo. Soprattutto, il Presidente della Repubblica vuole una “Corsica nella Repubblica francese”. Ha dato alle due tendenze, nazionalista e di destra, sei mesi per raggiungere un consenso. Quei sei mesi sono quasi finiti e la possibilità di un compromesso sembra sempre meno possibile. In un’intervista al quotidiano Corse-Matin, il leader del gruppo di destra nell’assemblea corsa, Jean-Martin Mondoloni, ha definito “una menzogna” le dichiarazioni di Gille Simeoni, per il quale “un ampio accordo politico era sulla strada giusta”. “Siamo favorevoli a una ragionevole autonomia”, ha detto Mondoloni, escludendo “la possibilità di un potere legislativo”. Il leader della destra dell’isola non crede in “un’autonomia che risolverà tutto. Rimango cauto nei confronti di quella che sembra essere una contaminazione delle menti e una forma di intossicazione collettiva”. Le sue scelte sono piuttosto vicine a quelle espresse dal presidente Macron.

 

I clandestini:”No all’autonomia di Macron”!

I membri clandestini del FLNC si sono invitati al dibattito durante una conferenza stampa la cui messa in scena è nota da più di 40 anni e il cui discorso non è cambiato. Sono contrari all’autonomia in stile Macron, che “non è in grado di preservare il popolo corso nella sua sopravvivenza”. I clandestini che ricordano: “Non abbiamo un destino comune con la Francia” e che hanno rivendicato i 45 attentati commessi lo scorso ottobre.

La prossima volta che arriverà in Corsica, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, che sta guidando il dossier dell’autonomia e al quale i deputati nazionalisti hanno dato un impegno astenendosi dal voto sulla legge sull’immigrazione, avrà una pagina difficile da scrivere, perché lui stesso è vincolato dagli impegni del presidente Macron.

Petru Luigi Alessandri

Fonti : Corse Net Info, Corse Matin

Immagina di copertina : Corse Net Info

Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

By Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

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One thought on “Il cardinale Bustillo, difensore dell’autonomia della Corsica?”
  1. bravissimo il Cardinal Bustillo……la Chiesa segna un gol fantastico per l’autonomia della Corsica. La Corsica di Bustillo come la Polonia di Woitila

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