Elezioni legislative 2022: nazionalisti vicino al poker, ma alcuni sudori freddi

Si è chiuso la scorsa domenica il secondo turno dell’elezioni legislativi 2022. In un contesto nazionale marcato dal relativo fallimento del partito presidenziale, incapace di guadagnare la maggiorità assoluta in parlamento, la Corsica ha assistito anch’ella ad uno scrutinio conteso.

Nonostante una cifra dell’astensione una volta ancora altissima (più di un còrso su due non ha votato), le elezioni legislative in Corsica sono state la scena di una battaglia intensa. Se i partiti uscenti mantengono loro posti presso l’Assemblea Nazionale con tre eletti nazionalisti/autonomisti e uno per la destra, tutto avrebbe potuto cambiare in un batter d’occhio.

Lo sa più che chiunque altro Jean-Félix Acquaviva (Femu a Corsica), deputato uscente della seconda circoscrizione dell’Alta Corsica, rieletto con solamente 156 voti di più rispetto a François-Xavier Ceccoli (destra). La divisione nazionalista ha avuto un peso significativo su quel territorio, largo e maggiormente rurale, dove ogni voce conta. L’appello all’unità nazionalista lanciato inoltre dal partito Core in Fronte (che non presentava un candidato per quest’elezione) ha indubbiamente “salvato” il candidato Acquaviva.

Forse, nella prima circoscrizione della Corsica del Sud, ha anche partecipato alla rivolta del candidato Romain Colonna (Femu a Corsica), che ha firmato una rimonta indiavolata sul candidato di destra e sindaco di Ajaccio, Laurent Marcangeli. Sebbene sconfitto, Colonna chiude sua partecipazione con 48,24% dei voti: un modo di mandare un messaggio ad Ajaccio e suoi dintorni, finora visti come una roccaforte dell’opposizione all’idee nazionaliste. Il candidato Marcangeli conferma comunque sua posizione di uomo forte dell’alternativa alla maggiorità regionale. E con gli ottimi risultati del candidato Ceccoli, nonostante la sconfitta, la destra repubblicana appare solida in Corsica.

I risultati onorabili ottenuti da Valerie Bozzi, nella seconda circoscrizione della Corsica del Sud, confermano che la destra sull’isola non è persa come lo appare sul continente. La sindaca di Grosseto-Prugno non ha tuttavia potuto contrare il deputato nazionalista uscente, Paul-André Colombani (Partitu di a Nazione Corsa), rieletto con 57,60% dei voti. Unico candidato nazionalista dall’inizio di quest’elezioni, Colombani ha vissuto una campagna elettorale ben eseguita. Ma ancora più imperiale che lui è stato senza dubbio Michel Castellani (Femu a Corsica) nella prima circoscrizione dell’Alta Corsica. Michel Castellani conserva suo posto di deputato con 63,12% contro Julien Morganti (centro). Il giovane bastiese si è impegnato ma non ha potuto scuotere la vera roccia di Femu a Corsica in questa parte dell’isola.

In sintesi

Alta Corsica – Prima Circoscrizione

  • Michel Castellani (Femu a Corsica) : 63,12%
  • Julien Morganti (centro) : 36,88%

Alta Corsica – Seconda Circoscrizione

  • Jean-Félix Acquaviva (Femu a Corsica) : 50,23%
  • François-Xavier Ceccoli (destra) : 49,77%

Corsica del Sud – Prima Circoscrizione

  • Laurent Marcangeli (Horizons – Ensemble) : 51,76%
  • Romain Colonna (Femu a Corsica) : 48,24%

Corsica del Sud – Seconda Circoscrizione

  • Paul-André Colombani (Partitu di a Nazione Corsa) : 57,60%
  • Valérie Bozzi (destra) : 42,40%

Fonte: Le Monde

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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