Elezioni in Sardegna: vince Solinas, l’indipendentista messo alla porta dagli indipendentisti

Elezioni 2019 Regione Autonoma della Sardegna

Il nuovo presidente della Regione Autonoma della Sardegna è Christian Solinas, imprenditore quarantaduenne nativo di Cagliari, eletto con il 47,8% dei voti. Oltre che dal partito di cui è segretario, il Partito Sardo d’Azione (PSd’Az), Solinas è stato sostenuto da una coalizione di centrodestra composta dalla Lega di Matteo Salvini, da Forza Italia di Silvio Berlusconi, da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e da altri movimenti e liste locali e nazionali come i Riformatori Sardi, l’Unione Democratica di Centro (UDC) e Fortza Paris.

Da segretario del Partito Sardo d’Azione, movimento che formalmente rivendica l’indipendenza della Sardegna dall’Italia, Christian Solinas ha promosso una stretta alleanza del suo partito con la Lega di Matteo Salvini, alleanza grazie alla quale già nel 2018 era riuscito a farsi eleggere al Senato della Repubblica Italiana in una lista comune Lega-PSd’Az, e che oggi lo vede salire alla massima carica della Regione Autonoma. L’alleanza con la Lega si è dunque rivelata vincente ai fini elettorali, ma è comunque costata al Partito Sardo d’Azione ed al suo segretario alcune importanti defezioni, l’accusa interna di aver “tradito cento anni di storia, valori e ideali per una misera poltrona” e la sospensione dall’Alleanza Libera Europea (ALE), il partito europeo degli autonomisti e degli indipendentisti di cui fanno parte anche i còrsi Partitu di a Nazione Corsa (PNC) e Insieme per a Corsica. Ad oggi, nel proprio sito internet il PSd’Az rivendica ancora la propria appartenenza ad ALE, ma nel sito di quest’ultimo il partito di Solinas risulta sospeso, mentre uno dei membri effettivi del partito europeo, il Partito di a Nazione Corsa, ha addirittura esplicitamente invitato i sardi a votare per un altro candidato presidente.

Il secondo classificato della competizione elettorale sarda di domenica è invece il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, a guida di una coalizione di centrosinistra, a cui sono andati il 32,9 % dei voti. Tra i vari partiti che lo hanno appoggiato il Partito Democratico della Sardegna (che con il 13 ,5% dei voti è risultato il più votato della Sardegna), Liberi e Uguali Sardigna, Campo Progressista Sardegna, Noi la Sardegna, Futuro Comune e Progetto Comunista per la Sardegna.

Terzo con l’11,2 % Francesco Desogus, candidato del Movimento 5 Stelle, partito che dal 42,48% delle elezioni parlamentari dello scorso anno scende al 9,% di ieri.

Tra gli altri candidati alla presidenza della Regione Autonoma Paolo Giovanni Maninchedda (Partito dei Sardi 3,3 %), Mauro Pili (Sardi Liberi, 2,3 %), Andrea Murgia (Autodeterminatzione, 1,8 %) e Vindice Mario Lecis (Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani-Sinistra Sarda, 0,9 %), nessuno dei quali riuscirà ad esprimere un proprio rappresentante in seno al Consiglio Regionale.

 

Dati: Regione Autonoma della Sardegna

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