Commemorazione dell’assassinio del Prefetto Erignac: Gilles Simeoni ribadisce sua posizione

Ieri 6 febbraio si è svolta ad Ajaccio, come tutti gli anni, la commemorazione del 24° anniversario dell’assassinio del Prefetto Claude Erignac. Gilles Simeoni, Presidente del Consiglio Esecutivo della Corsica ere presente, come il sindaco della città Laurent Marchangeli, gli deputati della Corsica del Sud Paul-André Colombani e Jacques Ferrara, e Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea di Corsica.

In un comunicato, Gilles Simeoni ribadisce sua posizione sui motivi della sua presenza alle commemorazioni, spesso criticata da una parte dei nazionalisti còrsi (politici di altri partiti come concittadini), e più fortemente sulla questione dello statuto dei tre prigionieri Alessandri, Ferrandi e Colonna, condannati alla perpetuità e ancora oggi considerati “detenuti particolarmente sorvegliati”, impedendo loro la possibilità di essere trasferiti in carcere in Corsica.

Sin la mia elezione alla presidenza del Consiglio Esecutivo della Corsica nel 2015, ho scelto di essere presente ogni anno alla ceremonia in memoria del Prefetto Erignac, considerando che la mia presenza s’imponeva per tre ragioni principali:

 

  • Rendere omaggio, al nome dell’istituzioni, alla vittima e assicurare sua famiglia della nostra compassione;
  • Ribadisce che il rispetto della vita è, in ogni società umana, il più sacrato dei diritti;
  • Esprimere fortemente la scelta fatta dà la maggiorità territoriale nazionalista, validata tre volte e sempre più fortemente nel 2015, 2017 e 2021: quella della costruzione di una soluzione politica globale, che integra le richieste e le aspettative del popolo còrso, come espresse tramite il suffragio universale.

Questa scelta è stata mantenuta in modo costante, nonostante, da sei anni ormai, il rifiuto di qualsiasi tipo di dialogo con la maggiorità nazionalista.

 

Nonostante, anche, le attitudini sprezzanti ribadite, poco fa ancora, in confronto della Corsica, suoi eletti, sue istituzioni.

 

Nonostante, infine, la scelta fatta dal Governo, ingiustificabile e inaccettabile, di applicare una vendetta di Stato ai confronti di Pierre Alessandri, Alain Ferrandi e Yvan Colonna.

 

Questi tre uomini, condannati definitivamente, hanno subito da due decenni un regime carcerarie di eccezione, e sono oggi impediti di loro diritto di ravvicinamento.

 

Questa pena detentiva ingiusta, che colpisce loro come loro famiglie, è contraria all’applicazione leale del diritto.

 

Essa risulta di una decisione esclusivamente politica, frutto di un lobbying sotterraneo contrario alle regole democratiche elementari.

 

Una decisione politica contraria ai principi cardinali dello Stato di diritto, e che nemmeno cerca ad apparire come legale.

 

Per fortuna, da parecchie settimane, l’appello a rompere con quest’attitudine e ad applicare senza indugio il diritto di ravvicinamento non rimane più solo appannaggio della Corsica con si suoi eletti e cittadini, ampiamente mobilitati.

 

Votata all’unanimità dall’Assemblea di Corsica e da parecchie comune dell’isola, sostenuta dei parlamentari della Corsica e da precedenti presidenti del Consiglio Esecutivo e dell’Assemblea di Corsica, questa domanda si espressa con forza e solennità da deputati in tutta la Francia, di diverse convinzioni politiche, come da personalità politiche di primaria importanza.

 

Loro coinvolgimento fa loro onore, e fa onore alla Repubblica.

 

Rinforza il significato che avrà, quest’anno ancora, la nostra presenza alla ceremonia: il dovuto rispetto ai morti; la compassione per tutte le vittime, da ogni parte, di un mezzo-secolo di conflitto; l’attaccamento alla democrazia; la voglia di portare la Corsica sul camino della pace e dell’emancipazione; il diritto alla giustizia, che non si divide.

 

Che queste ispirazioni siano finalmente considerate dallo Stato e quelli e quelle chi parlano, agiscono a suo nome.

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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