Presidenziali 2022, autonomia della Corsica: la candidata Pécresse si esprime

In visita in Corsica questa settimana, la candidata del partito “Les Républicains” (destra tradizionale francese) Valérie Précresse ha dato suo parere sull’immancabile questione di un eventuale statuto d’autonomia per la Corsica.

“Non c’è tabù” dice Valérie Pécresse sulla questione quanto in voga dell’autonomia della Corsica. Dopo il candidato “filosofo e liberale” Gaspard Koenig, l’ecologista Yannick Jadot o ancora il capofila del partito “La France Insoumise” (sinistra) Jean-Luc Mélanchon, entrambi favorevole -a livelli diversi- a una riflessione sull’evoluzione dello statuto della Corsica, la candidata di destra dice la sua. Una voce interessante da sentire in una isola dove si vota spesso, da decenni e con poche eccezioni, maggiormente per un partito di destra alle elezioni presidenziali.

Secondo Pécresse c’è spazio per uno statuto di autonomia ma in un quadro specifico, delimitato, che forse -se si legge un po’ tra le righe- non va a essere così differente in Corsica rispetto alle altre regioni di Francia. “Voglio portare avanti un vero progetto di Francia dei territori, cioè una concreta possibilità per la Corsica di evolvere verso uno statuto di autonomia, ma questo statuto deve costruirsi su un periodo di dieci anni” ha dichiarato Valérie Pécresse. La candidata chiarisce il suo punto di vista dicendo che la questione statutaria “non è così importante” rispetto al bisogno di un vero piano di investimenti per l’isola. La candidata ne approfitta per attaccare il Presidente Macron, puntando il dito contro “un quinquennio di occasioni mancate e di promesse non mantenute”.

Sebbene volendo iniziare “il più grande piano di decentralizzazione che abbia conosciuto la Francia dalle legge Deffere” (1982), Valérie Pécresse rimane comunque legata senza alcuna ambiguità al principio della nazione “una e indivisibile”. Quindi, non c’è spazio per alcuna negoziazione sulle questioni di co-ufficialità della lingua còrsa e magari più importante ancora, sullo statuto di residente richiesto da anni in Corsica per combattere la speculazione e le derive legate. Lo statuto di residente è secondo Précresse, “un pregiudizio al principio di indivisibilità della repubblica”.

In questo momento, secondo gli ultimi sondaggi, Valerie Pécresse si posiziona terza nelle intenzioni di voto al livello nazionale per il primo turno dell’elezioni presidenziali francese, con 16%. Emmanuel Macron rimane primo (24%), seguito dalla candidata di estrema destra Marine Le Pen (18%).

Fonte: Le Point

Immagine: Wikimedia Commons

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