Manifestazione ad Ajaccio: la mobilitazione non cala, nuovi incidenti con le forze dell’ordine

Dopo un primo rinvio per causa della morte di Yvan Colonna, la terza e grande manifestazione regionale si è svolta domenica 3 aprile ad Ajaccio. Tantissimi eventi sono avvenuti dall’ultimo raduno massivo di Bastia, ma la mobilitazione era ancora fortissima e il messaggio invariato.

Verità sulle cause della morte in carcere di Yvan Colonna, riconoscenza del popolo còrso e soluzione politica all’altezza dell’attese: migliaia di manifestanti radunati domenica 3 aprile ad Ajaccio hanno risposto alla chiamata dei sindacati studenteschi, partiti politici coinvolti e di Stephane Colonna, fratello di Yvan. Erano più di 10 000 secondo gli organizzatori (4000 secondo la polizia). E una cifra importante alla luce della durata del movimento di contestazione e dei molteplici eventi avvenuti nel frattempo. In un modo prosaico, è un raduno significativo considerando il tempo in Corsica e il rischio di nuove nevicate che rendono il passo di Vizzavona rischioso per i manifestanti del Cismonte. Ma alla fine è con un tempo mite che il corteo ha iniziato alle 15 sua marcia dal quartiere delle Saline fino alla prefettura, in cima al corso Napoleone.

Dietro lo striscione “Statu Francese Assassinu”, il corteo ha manifestato con calma, percorrendo il suo cammino per circa tre quarti d’ora. Canti, urli si sentivano, ma come sempre a questo punto della manifestazione, la folla si muove con una certa tranquillità. Poi, appena una parte dei manifestanti arrivata di fronte alla prefettura che iniziano i primi incontri con le forze dell’ordine. Secondo la prefettura, tra 150 e 200 persone con le figure incappucciate hanno usato molotov, pietre e oggetti diversi per attaccare, mentre e squadre antisommossa hanno risposto con lacrimogeni, getti d’acqua e granate antisommossa.

Nonostante quell’aria di déjà-vu, gli scontri di ieri hanno suggerito una certa crescita della violenza. Secondo i rapporti officiali della prefettura 15 persone sono state ferite, 14 manifestanti e un poliziotto. È certo meno rispetto alla sessantina rilevata a Bastia tre settimane fa, ma si parla oggi di tre feriti gravi. Inoltre, le cose avrebbe potuto essere peggiore dopo la scoperta dell’incendio di una condotta di gas che i vigili del fuoco hanno faticato a controllare. Gli abitanti del condominio sono stati costretti ad evacuare.

Gli scontri tra quel gruppo di manifestanti e le forze dell’ordine hanno proseguito fino a tarda serata. In contemporanea a quella manifestazione ad Ajaccio un gruppo di persone se le presa con i CRS di Furiani. Proiettili sono stati lanciati contro la caserma ospitando le forze dell’ordine, mirate la scorsa settimana da una polemica sullo sfondo di provocazioni durante il funerale di Yvan Colonna. Però la cosa che ha fatto reagire stamattina è la scoperta di tag su vari muri ad Ajaccio che insultano il sindaco della città, Laurent Marcangeli. Chiamato “collabo” tra altre cose ben più violente, il sindaco ha ricevuto vari sostegni, tra cui quello di Gilles Simeoni che ramenta che “la Corsica che vogliamo è quella del rispetto”.

Fonti: AFP, CorseNetInfos

Ringraziamo Aurelia.G per la foto di copertina

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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