Xylella: Per la Corte europea l’ordine di distruggere le piante entro 100 metri è legittima

Gli ulivi del Salento, microregione della Puglia, nel sud Italia, colpiti da Xylella Fastidiosa, e quelli sani nel raggio di 100 metri, potranno essere abbattuti. La Corte di giustizia Europea con la sentenza di ieri 9 giugno spegne le speranze della Regione Puglia di riuscire a salvare gli alberi infettati dal batterio killer, pronunciandosi sulla questione sottoposta da alcuni proprietari di uliveti salentini e inoltrata per questioni di competenza dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Regione Lazio.

“La Commissione può obbligare gli Stati membri a rimuovere tutte le piante potenzialmente infettate da xylella fastidiosa, ancorché non presentanti sintomi d’infezione, qualora esse si trovino in prossimità delle piante già infettate – è scritto nella decisione dei giudici di Lussemburgo – Questa misura è proporzionata all’obiettivo di protezione fitosanitaria nell’Unione ed è giustificata dal principio di precauzione, tenuto conto delle prove scientifiche di cui la Commissione disponeva al momento della sua adozione“.

In altre parole, la Corte di giustizia ritiene che seppure non sia stato scientificamente dimostrato “un sicuro nesso causale tra il batterio e il disseccamento rapido”, risulta che “esiste una correlazione significativa tra tale batterio e la patologia di cui soffrono gli ulivi”. Il principio di precauzione può dunque giustificare l’adozione di misure di protezione, come la rimozione delle piante infette e di quelle sane nel raggio di 100 metri.

Le misure di trattamento contro il batterio secondo la Corte possono interessare gli insetti in grado di trasmetterlo, e possono essere applicati, dove necessario, per evitare ulteriore contagio prima della rimozione della pianta. Non sono dunque da considerarsi trattamenti sostitutivi all’abbattimento.

Ciò significa che in Puglia potrebbe aprirsi presto una nuova stagione di abbattimenti, considerato che il TAR del Lazio aveva imposto la sospensione dei provvedimenti di eradicazione in attesa della pronuncia dei giudici europei. Ora la questione tornerà all’esame del Tribunale amministrativo italiano, che – alla luce di tale precisazione – dovrà rivalutare l’intera vicenda. Con grave rischio per la sopravvivenza degli alberi e del paesaggio. E di tutta l’economia che attorno ad essi ruota.

Il batterio della Xylella Fastidiosa è stato ritrovato anche in Corsica, ma solo su piante ornamentali e fortunatamente non sugli ulivi.

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Fonti: Olivoeolio.it – FR3 Corse ViaStella – VideoAndria.com – Repubblica.it | Copertina: LecceNews24.it

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