Sisco: Mustapha Benhaddou condannato a 2 anni di carcere, altre quattro condanne da 6 a 12 mesi

By Redazione Set 16, 2016 #sisco

In un clima teso, sotto enorme pressione mediatica e politica, si è tenuto ieri il processo agli imputati per la rissa sulla spiaggia di Sisco. Gli avvocati della famiglia marocchina avevano inoltrato una richiesta di spostamento di sede del processo, che è stata rigettata la mattina stessa.

Da una parte tre fratelli di nazionalità marocchina, Jamal, Abdelillah e Mustapha Benhaddou, all’origine della rissa e accusati di violenza di gruppo armata su persone identificate o non identificate. Sono accusati d’aver fatto uso di armi bianche, per la precisione un coltello, un fucile-arpione e una mazza da baseball, contro abitanti di Sisco, ferendo gravemente un padre e suo figlio, Jiri e Jerry Newman,costituitisi parte civile. Un quarto fratello è in fuga.

L’inchiesta ha stabilito che la famiglia Benhaddou si era impossessata della spiaggia di Sisco, “privatizzandola” e aveva cacciato chi la occupava a forza di minacce e intimidazioni. Tra le persone oggetto di queste minacce, turisti alsaziani e belgi, canoisti, poi Jiri Newman che stava scattando delle foto e infine il padre di quest’ultimo. Gli abitanti del villaggio sono poi intervenuti, e la rissa è degenerata. Due sischesi, Pierre Baldi e Lucien Straboni, sono allo stesso modo sotto accusa per violenze, per aver colpito a calci e pigni uno dei fratelli Benhaddou, a terra, quando i gendarmi sopraggiunti sul posto stavano già cercando di calmare la situazione.

Il dibattimento è stato teso, l’aula era piena, e alcune risposte degli accusati marocchini hanno suscitato forti reazioni nel pubblico presente. Il procurato Nicolas Bessone domanda a uno dei fratelli: « Voi siete quattro adulti e minacciate un ragazzo che pesa 50 kg. Perché gli avete dato uno schiaffo? ». Mustapha risponde così: « Non potevo sopportare le sue frasi razziste, io mi sento più Corso di lui, sono corsa da quando lui non era ancora nato! ». Risate e grida dal pubblico. Gli avvocati parlano con lui, che poi si produce in una serie di scuse: «Mi scuso per essermi recato alla spiaggia quel giorno, riconosco i miei torti », e afferma di aver fatto di tutto per calmare le acque : « Conosco la Corsica, sapevo che la cosa sarebbe degenerata, ho cercato di dire alla mia famiglia che dovevamo andarcene… ».

Le scuse del giovane serviranno a poco: a notte inoltrata, dopo un’ora di camera di consulta, la Corte accolgie le richieste del procuratore, condannando Mustapha Benhaddou a 2 anni di prigione, i suoi due fratelli a  6 mesi di reclusione con la condizionale, Lucien Straboni e Pierre Baldi, rispettivamente a 12 e 8 mesi di reclusione con la condizionale. All’annuncio del verdetto l’avvocato di Mustapha Benhaddou ha dichiarato che farà appello.

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Fonte: CorseNetInfos

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