Riavvicinamento dei detenuti e amnistia, dialogo aperto tra governo e Corsica

By Redazione Mag 21, 2015 #amnistia #politica

La riunione di ieri tra la delegazione còrsa e la ministra della giustizia  Christiane Taubira è durata più di un’ora e mezza, ed ha affrontato temi delicati e d’attualità come il riavvicinamento dei prigionieri detenuti per fatti politici relativi alla Corsica, il loro diritto allo studio, e la legge sull’amnistia. Vediamo le reazioni di alcuni protagonisti.

Jean-Guy Talamoni, presidente del gruppo Corsica Libera :
« Abbiamo dapprima affrontato il tema del riavvicinamento dei prigionieri, sviluppato, dal punto di vista tecnico, dalle associazioni, che hanno esposto i problemi caso per caso. Il caso di Nicolas Battini è stato discusso lungamente e la signora Taubira ha preso appunti. Sempra che abbia imparato molte cose. Si è impegnata a dare risposte in tempi rapidi, quindi ci aspettiamo presto decisioni e fatti.
Questo tema del riavvicinamento però, è transitorio. Il tema d’attualità in Corsica è l’amnistia, e anche di quella abbiamo discusso a lungo. Molti comuni hanno deliberato in suo favore, l’Assemblea di Corsica aspetta delle risposte prima di deliberare, ma noi vogliamo aprire la discussione. Tutti gli eletti còrsi hanno voluto parlare, e la ministra ha avuto un atteggiamento aperto, il che è una novità! Ha dimostrato di essere interessata e di ritenere le nostre domande assolutamente legittime. Ha precisato che le occorre un mandato preciso per poter discutere di questi temi, il che è già più di quanto abbia fatto altri ministri, che non hanno risposto del tutto. Ma in ogni caso giudicheremo i fatti! »

Jean-Christophe Angelini, presidente del gruppo Femu a Corsica :
« L’incontro è stato ricco, molti i temi affrontati tra cui il ravvicinamento dei prigionieri, citando casi singoli. Abbiamo citato quello di Nicolas Battini, dei DPS (Détenu particulièrement surveillé), dei detenuti in attesa di giudizio, dei giovani recentemente incarcerati.
È stata posta la questione dell’amnistia, senza alcuna ostilità, da tutti i gruppi politici. La risposta della signora Taubira secondo noi è aperta, ma con una nota di positività. Dice che comprende le ragioni di fondo, ma che poter affrontare la questione in modo più dettagliato ha bisogno di un mandato dall’Eliseo. Ha la volontà di portare la questione ai giusti livelli, con un calendario preciso. Rispetto ai ministri che avevamo incontrato in precedenza, l’evoluzione è innegabile, vedremo se seguiranno i fatti. Giudicheremo quelli! »

André Pacou, portavoce della Lega per i Diritti dell’Uomo (LDH) in Corsica :
« Si sono affrontati i temi del riavvicinamento e dell’amnistia che nel mio intervento ho detto essere fondamentali per il processo di riappacificazione della Corsica. Il silenzio delle bombe non vuol dire che la situazione sia rientrata nella normalità. È fragile.
Per quanto concerne il riavvicinamento, esso riguarda tutti i còrsi detenuti sul continente, ma questo andrebbe a toccare anche il delicato tema dell’antiterrorismo. In questo quadro, ho insistito sul discorso dei detenuti politici, che lo stato, insistendo sulla loro potenziale pericolosità, può definire come DPS (detenuto particolarmente sorvegliato) e negarne il rientro in Corsica, senza che nessuna legge lo dica esplicitamente! La legge invece è chiara: un detenuto dev’essere riavvicinato alla sua famiglia. La guardasigilli è rimasta all’ascolto. E anche sul discorso dell’amnistia non ha chiuso la porta. Ha però detto che le occorre un mandato preciso. È un’apertura, cui speriamo faccia seguito un interessamento del parlamento e del Presidente della Repubblica ».

Jean Marie Poli, presidente dell’associazione Sulidarità :
« Prima di tutto è importante notare che la delegazione còrsa era completa, c’erano le associazioni e tutti i rappresentanti degli eletti, presidente della CTC e dei gruppi politici. Durante la riunione abbiamo trovato nella ministra una volontà di ascolto importante sul tema cruciale del momento: l’amnistia. Abbiamo detto che c’è una domanda forte e reiterata degli eletti di Corsica di giungere a una soluzione politica della questione còrsa, e la ministra ha trovato questa domanda legittima. Ha detto che, con un opportuno mandato del Presidente, organizerà una riunione in Corsica per portare avanti la discussione.
Abbiamo anche posto la questione del riavvicinamento dei prigionieri alle famiglie, questione irrisolta da 20 anni che tocca i diritti umani. Abbiamo affrontato i casi di tutti i prigionieri politici. Ha detto che si interesserà personalmente dei casi segnalati e darà rapidamente risposte attraverso l’Assemblea di Corsica. Abbiamo esposto una realtà, e lei ha dato segno di averla presa in conto, ed è la prima volta nell’incontro con un ministro! ».

 

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Fonte: CorseNetInfos.fr

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