I parenti delle 95 vittime volo Air France 1611, un Sud Aviation Caravelle III partito da Ajaccio l’11 settembre 1968 e mai arrivato a Nizza, infatti quando era in fase di discesa a soli tre minuti dall’atterraggio scomparì dai radar, il velivolo precipitò in mare a largo di Cap d’Antibes uccidendo tutte le 95 persone a bordo tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Alcuni testimoni parlarono di un missile che aveva colpito l’aereo, le famiglie delle vittime per questo hanno chiesto sempre la verità che secondo loro è stata nascosta dal governo e dai servizi segreti francesi, nel 2002 è stata riaperta una seconda inchiesta che finora non ha portato ad alcun risultato, ma quest’anno la speranza sembra rinata per la risposta data dall’Eliseo all’associazione che raccoglie le famiglie delle vittime.
La versione ufficiale parla di un incendio che si è propagato a partire dai bagni, ma su questo disastro rimangono molti dubbi e soprattutto non è accettata dalle famiglie delle vittime.
Quest’anno – giovedì a Nizza e venerdì ad Ajaccio – è stata ricordata la tragedia. Ad Ajaccio le famiglie si sono ritrovate al Cimitero Marino sulla strada per le Sanguinarie dove c’è stata una messa in suffragio alla presenza del prefetto, del sindaco di Ajaccio Laurent Marcangeli, dei comuni limitrofi e del sindaco di Nizza Christian Estrosi, assieme a dei rappresentanti del consiglio generale della Corsica del Sud e della Regione. Dopo la cerimonia si è esibito il gruppo di canti polifonici e tradizionali Isul’anima.
Nonostante siano passati quasi cinquant’anni dalla tragedia le molte famiglie presenti hanno dimostrato la loro tenacia per riuscire a ottenere la verità da questa tragedia che gli ha colpiti in prima persona.
Una stele in meoria delle vittime è stata eretta a Nizza sulla famossissima Promenade des Anglais, dove avviene ogni anno la commemorazione del disastro.
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Fonte: Corse Net Infos e Corse Matin
Guillaume Bereni