La Sicilia devastata dalle fiamme: le responsabilità dietro i roghi

By Redazione Giu 18, 2016 #incendi #sicilia

Per giorni la maggiore delle isole del Mediterraneo ha bruciato, devastata dai fuochi che si sono scatenati e diffusi in varie parti del territorio. Solo ieri sera i pompieri e le altre forze intervenute per domare gli incendi, sono riusciti ad estinguere la maggior parte dei focolai e a contenere le ultime fiamme. Fiamme che nelle ultime ore avevano distrutto case e costretto migliaia di persone ad essere evacuate.

siciliafuoco20160617

Ora, spenti i fuochi, resta la cenere delle responsabilità. Quelle penali, certamente, che dovranno riguardare i criminali che hanno acceso i roghi in mezza Sicilia. Ma anche quelle politiche, cioè delle pubbliche amministrazioni che probabilmente hanno fornito a piromani e vento di scirocco, terreno fertile per accendere l’inferno.

Lo denunciano in tanti, anche tra i dipendenti del Corpo forestale: nei mesi tra marzo e maggio non è stata compiuta alcuna attività di prevenzione. Che riguarda, in particolare, la creazione dei cosiddetti “viali parafuoco”, utili a isolare le fiamme, e anche l’attività di pulizia del sottobosco. Ma nulla è stato fatto, ufficialmente per mancanza di soldi, in una regione autonoma come quella siciliana.

C’è chi dice che i viali tagliafuoco avrebbero comunque potuto poco contro incendi che, si è visto, hanno superato persino delle autostrade. Certo è che avrebbero consentito di guadagnare tempo per permettere ai vigili del fuoco e alle guardie forestali (un numero elevatissimo nell’isola) di intervenire. I vertici delle forze chiamate in causa però lamentano di non avere i mezzi necessari per lavorare, spesso nemmeno le autobotti per portare l’acqua sul luogo degli incendi.

Prevenzione inesistente e personale antincendio senza mezzi, dunque. Da mesi, se non da anni. E mentre politici e dirigenti si rimbalzano l’un l’altro le responsabilità, c’è chi sottolinea che tutto questo giova più che mai alla criminalità organizzata, che spesso su quei terreni devastati dagli incendi cerca di lucrare e trarre profitto.

Sotto accusa, com’è ovvio che sia, anche il presidente della regione siciliana Rosario Crocetta, che grida contro gli “atti criminali”, che sono sotto gli occhi di tutti. Ma che sembra non vedere gli errori, i ritardi, le inefficienze del suo governo.

—–
Fonte e immagini: LiveSicilia.it

Related Post