La Scozia chiederà un nuovo referendum per l’indipendenza, ma Londra risponde già con un no

By Redazione Mar 13, 2017 #brexit #politica #scozia

La prima ministra della Scozia, Nicola Sturgeon, ha annunciato che settimana prossima avanzerà la richiesta formale di un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito, da organizzare fra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, ossia proprio nel periodo in cui dovrebbe concretarsi la Brexit se saranno rispettati i tempi imposti dall’Unione europea.

Ma il governo guidato da Theresa May ha risposto immediatamente con una nota di rifiuto, asserendo che un referendum causerebbe «un’enorme incertezza economica nel peggior momento possibile» e ricordando che la secessione fu respinta nel referendum del 2014, un voto che la stessa leadership scozzese definì «unico in una generazione».  Le cose però sono cambiate radicalmente nel giugno scorso: la Gran Bretagna ha votato per l’uscita dall’Ue, ma ampie regioni del Regno, tra cui Irlanda del Nord e Scozia, hanno votato in massa per restare nell’Unione.

Dopo aver invano chiesto alla premier britannica Theresa May di poter almeno partecipare ai negoziati con l’Ue, la leader scozzese, incontrando oggi la stampa, ha sottolineato che la decisione si è resa inevitabile dopo i rifiuti di Londra ad ogni soluzione alternativa per mantenere la Scozia nel mercato unico: «Non è stato possibile fare altrimenti, tanto più che si prospetta una hard Brexit», ha sottolineato Nicola Sturgeon —. La Scozia deve poter scegliere il meglio per il suo futuro».

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