Dopo la Corsica, anche la Bretagna vuole il suo “diritto alla differenziazione”

Il presidente della repubblica ha pronunciato mercoledì scorso a Bastia un discorso che, seppur rifiutando la quasi totalità delle richieste dei Nazionalisti, ha aperto sull’inserimento della Corsica nella Costituzione.

È ancora da capire se tramite un articolo specifico o come parte dell’articolo 74. In ogni caso la riforma costituzionale di Macron prevede un “diritto alla differenziazione” di cui potranno usufruire anche tutte le altre collettività di Francia.

E allora il presidente della regione Bretagna,  Loïg Chesnais-Girard, vuole far approfittare anche la sua terra di questa futura possibilità, per ottenere maggiori poteri in campo finanziario, della lingua e del demanio.

« La Bretagna ha sempre operato perché le regioni fossero riconosciute, perché la loro capacità di azione fosse rafforzata e che la nostra regione potesse esprimere nuovi poteri al servizio dei nostri territori e dei suoi abitanti », e per questo, prosegue Loïg Chesnais-Girard, giovedì prossimo « proporrò in consiglio regionale un lavoro sul diritto alla differenziazione, in seno alla Repubblica ».


Fonte: 20minutes.fr

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