Tuttavia, alcune voce si fanno sentire per provare di portare le numerose questioni dell’avvenire della Corsica sul terreno della mobilitazione cittadina, pacifica. Il collettivo antimafia “Maffia Nò, A Vita Iè” ha pubblicato questa settimana un comunicato in cui esorta entrambi FLNC e GCC all’abbandono delle violenze.
Il collettivo esorta i giovani della GCC ad arrestare quell’uso del “fuoco del purgatorio”, che raffigura “una pratica d’altri tempi”. A quelli che stanno ricreando il FLNC, Maffia Nò dice che “ignorano le sventure del passato”. “La parola e l’azione pubblica dovrebbero essere l’unici armi di un combatto democratico che non finisce mai” ha scritto il collettivo alle due organizzazioni clandestini.
“Comprendiamo che la situazione economica, sociale e culturale che stiamo tutti attraversando possa portare all’esasperazione, ma la violenza non può essere uno sfogo! La violenza aggiunge solamente all’ingiustizia”, ha scritto il collettivo.
Poi rammenta che il caos non serve il popolo ma è il terriccio delle derive mafiose da cui la Corsica è già vittima: “Gli unici vincitori di quel caos saranno le bande mafiose che detengono le strategie per cogliere i vantaggi di questa situazione deleteria. L’odio, l’umiliazione e la violenza sonno il terriccio della loro malvagità, e non possono per niente essere scambiati per una manifestazione di giustizia. Giunto il momento di rinforzare la mobilitazione cittadina”.
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Fonte: Maffia Nò A Vita Iè
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.