Ieri a Torino indipendentisti italiani e francesi han manifestato per un moderno stato di Savoia

Uno stato indipendente che includa i territori dell’antico Ducato di Savoia. Questo l’intento degli indipendentisti provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta, Nizzardo e Savoia che  ieri, domenica 11 settembre, hanno sfilato a Torino, “la nostra capitale“.

La manifestazione, che ricordava la “strage di Torino” del 1864 in cui persero la vita una cinquantina di persone, scese in piazza per protestare contro lo spostamento della capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze (successivamente venne trasferita a Roma). L’evento è alla sua seconda edizione e gli organizzatori puntano a ripeterlo di anno in anno.

 

Il corteo di ieri è stato organizzato dal movimento indipendentista “Piemonte Stato”, sul cui sito si legge la risposta anticipata a una possibile obiezione storica: “a chi ci obietta, maliziosamente, “siete voi ad aver fatto l’Italia” rispondiamo: “anche se non è vero, avremmo sbagliato: permetteteci di rimediare e di ritornare nei nostri confini” “. Il Regno d’Italia nacque infatti nel 1861 su impulso del Regno di Sardegna che, nonostante il nome, aveva come capitale Torino e come casato regnante quello della famiglia Savoia.

Il progetto politico – che cita esempi di indipendenze recenti (Repubblica Ceca e Slovacca, Slovenia, Croazia) e futuribili (Catalogna) – in realtà è ben più ambizioso di un Piemonte indipendente. L’idea è quella di federare il Nizzardo, la Savoia, la Valle d’Aosta e il Piemonte in uno Stato plurilingue e plurinazionale sul modello svizzero. Il motivo alla base di questo progetto politico, ci spiega uno degli organizzatori, oltre ad avere base economiche, è identitario. Si parla di un’identità degli stati savoiardi, fatti di popoli con lingue diverse (italiano, francese, piemontese, occitano, francoprovenzale e il dialetto germanico walser) ma che per secoli hanno vissuto insieme e, a detta loro, sono stati divisi da un confine artificiale. Uno dei motti scritti sugli striscioni esposti ieri era appunto “Aujourd’hui comme hier pas de frontiere”. Dal lato francese erano presenti, tra gli altri, appartenenti al movimento Etat de Savoie.

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Uno stato indipendente e federale plurilingue, sul modello svizzero, garantirebbe dunque tutele linguistiche e maggior potere per i cittadini. Il progetto, ci tengono a ribadire gli organizzatori, è politico, non è di carattere folcloristico (le associazioni culturali e linguistiche vivono spesso di sussidi degli Stati centrali e dunque non saranno mai indipendentiste) e vuole calarsi nel contesto europeo di oggi, “e non guardare al 1600 o al 1800”, a un “passato che non esiste più”, “noi vogliamo creare degli Stati di Savoia moderni”. Per farlo, il movimento ha le idee chiare: presentare dapprima candidature per le elezioni comunali, e poi puntare ad entrare nel consiglio regionale del Piemonte, da cui iniziare a cercare consensi per intraprendere un percorso indipendentista.

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Fonte: Piemonte Stato – Immagini: Flickr

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4 thoughts on “Ieri a Torino indipendentisti italiani e francesi han manifestato per un moderno stato di Savoia”
    1. non tutti siamo pecoroni omologati…c’è ancora qualcuno che conserva valori e identità
      cerea monsù

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