Ghjuventù Indipendentista fa il bilancio dei suoi incontri a Bruxelles

Dal 30 giugno al 2 luglio, una delegazione della Ghjuventù Indipendentista si è recata a Bruxelles per portare le rivendicazioni còrse all’attenzione delle istituzioni europee e tessere legami con altre associazioni autonomiste del continente.

Dopo la firma del documento A Chjama di Corti al termine dell’occupazione del nido d’aquila della cittadella di Corte lo scorso 26 aprile, la delegazione di giovani militanti ha tenuto nella capitale belga una serie di incontri.

Hanno visitato gli uffici dell’Alleanza Libera Europea, partito che raggruppa diversi movimenti l’indipendentismo o forme di autonomia e autogoverno per la propria regione. Qui hanno presentato la situazione còrsa a una dozzina di rappresentanti di nazioni senza Stato, che si sono complimentati con loro per l’iniziativa.

Poi hanno incontrato il presidente del CESE (Comitato economico e sociale europeo) prefigurando il possibile seguito da dare alle azioni intraprese fin qui. Questa istituzione, attraverso il suo presidente, potrebbe servire da mediatrice tra la Corsica e l’Europa. La delegazione ha ottenuto conferma che le delibere dell’Assemblea di Corsica (co-ufficialità del còrso, statuto fiscale e dei residenti) non violano in alcun modo le normative europee, argomento usato invece spesso dagli oppositori a questi progetti (in particolare dello statuto dei residenti).

Alcuni indipendentisti fiamminghi hanno voluto incontrare la delegazione di GI per scambiare opinioni teoriche e pratiche, conoscere meglio la questione còrsa, e diffondere le ragioni indipendentiste fuori dai propri confini. Incontro che le parti definiscono proficuo ed arricchente per entrambe.

I giovani militanti di GI hanno poi assistito a una sessione plenaria del CESE in presenza del nuovo commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan, e le loro iniziative sono state presentate così a 300 consiglieri di 28 paesi diversi.

Altro incontro importante di questo viaggio è stato quello con l’Organizzazione delle Nazioni e del Popoli non reppresentati (UNPO). Questa ONG che raggruppa 42 popoli da tutto il mondo, dai Curdi ai Tibetani, difende le loro cause presso l’ONU e altre organizzazioni internazionali. L’UNPO ha quindi – attraverso GI – stabilito un contatto con la Corsica. Una possibile adesione dell’isola all’UNPO è in fase di studio.

Tornati alla sede dell’ALE, i delegati di GI hanno parlato col presidente François Alfonsi che condivide le loro rivendicazioni e dice di volerle sostenere nella sede del Parlamento europeo.

Infine, un incontro con EFA Youth, struttura europea che raggruppa i movimenti giovanili delle nazioni senza Stato. Qui si è affrontata in particolare la questione dell’amnistia e dei prigionieri politici.

GI, tramite un articolo e la sua pagina Facebook, si ritiene molto soddisfatta di questi due giorni d’incontri, che hanno permesso di creare rapporti stabili con istituzioni, partiti politici ed associazioni a livello europeo.

Tutto questo si inserisce nel filone degli Scontri Internaziunali o dell’Iniziativa Corsa per una via pulitica, ossia quello di un’elevazione della questione còrsa a un livello internazionale. Insomma, concludono i giovani di GI: se la Francia ci volta le spalle, l’Europa potrebbe invece tenderci le braccia ed essere al nostro fianco in queste rivendicazioni.

 

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