Un impegno politico per la cooperazione tra Corsica e Sardegna

La Corsica e la Sardegna sono dette “Isule surelle”, legate dalla geografia e dalla storia malgrado appartengano politicamente a due Stati diversi.

I confini politici certamente hanno ostacolato i rapporti e la cooperazione tra le due isole, ma oggi, in un’Europa in cui certe ragioni di conflitto sono ormai superate e i confini sempre più sfumati, si può lavorare perché esse trovino finalmente una strada di sviluppo comune.

Dire seccamente che i rapporti tra le due isole non esistono sarebbe ingeneroso nei confronti degli attori economici e sociali impegnati da tempo nella cooperazione, ma è spesso mancata la volontà politica nel costruire un rapporto istituzionalizzato tra le due sponde delle Bocche di Bonifacio. Negli ultimi tempi però, qualcosa sembra muoversi.

Ad aprile c’è stato un importante incontro tra i consiglieri della Regione autonoma sarda e una delegazione còrsa composta da Jean-Félix Acquaviva, presidente dell’Associazione corsa dei comuni montani e Denis Luciani, professore all’Università di Corsica – Pasquale Paoli e membro del Consiglio economico sociale e culturale della Corsica. Durante quell’incontro sono stati trattati, oltre al progetto di zona franca doganale e fiscale promosso dalla regione Sardegna, gli aspetti della collaborazione tra le due isole negli ambiti più disparati: trasporti, turismo, agricoltura, ambiente, cultura e identità. Si è insistito soprattutto sulla necessità di superare il divario dettato dall’insularità attraverso una politica fiscale adatta al territorio.

Il 12 giugno, una delegazione sarda si è invece recata a Bastia, dov’è stata ricevuta dal sindaco Gilles Simeoni, dal vicesindaco Emmanuelle de Gentile e dal già citato Jean-Félix Acquaviva. Una convenzione era stata firmata tra le assemblee regionali delle due isole nel 2012, ma non aveva portato a niente di concreto.

L’intenzione oggi è quella di uscire dalle dichiarazioni d’intenti e di costruire effettivamente degli accordi che possano consentire un’azione comune per la difesa degli interessi di Corsica e Sardegna presso i rispettivi stati e in Europa. In seguito a questo secondo incontro, in cui si sono ribaditi i motivi e le intenzioni della cooperazione corso-sarda, è stata redatta una dichiarazione comune che ne evidenzia le 5 priorità: trasporti marittimi e aerei con l’appoggio del programma INTERREG MARITTIMO 2014-2020, la difesa del principio di fiscalità di compensazione, l’armonizzazione dei dispositivi di protezione della biodiversità, la cooperazione culturale e una strategia di sostegno alle strutture produttive di entrambe le isole.  Questa dichiarazione dovrebbe essere sottoscritta dalle due assemblee regionali nonché dalle Camere di Commercio delle due isole. Gli accordi consentiranno di ottimizzare la partecipazione ai programmi europei in cui le due isole sono coinvolte e di uniformare gli sforzi per ottenere finanziamenti europei e far valere le proprie rivendicazioni a Parigi e Roma, troppo spesso sorde alle specificità isolane.

Urelianu Colombani

Studente còrso di Storia, da alcuni anni vive e studia a Roma. E' uno degli autori della pagina Facebook "Pezzetti di Corsica in Italia" ed è entrato nella squadra di Corsica Oggi fin dagli inizi, diventando uno dei gestori del sito e dei suoi canali social.

By Urelianu Colombani

Studente còrso di Storia, da alcuni anni vive e studia a Roma. E' uno degli autori della pagina Facebook "Pezzetti di Corsica in Italia" ed è entrato nella squadra di Corsica Oggi fin dagli inizi, diventando uno dei gestori del sito e dei suoi canali social.

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