Foreste della Corsica nella Top 10 WWF dei luoghi naturali francesi

By Redazione Mar 13, 2016

33 foreste ripartite in 13 dipartimenti sono state studiate dal WWF, il Fondo mondiale per la natura, di cui 9 in Corsica : gli abeti di  Ciamannacce e Zonza, i faggi di Zicavu e San Pietro d’Accia, le querce verdi del Fango e dell’Ospedale, quelle bianche di Stella e i pineti di pin laricio di Melu e Rospa Sorba.

Il grado di naturalitò di una foresta si vede dall’età e dalla maturitè delle piante che la compongono.

L’età è legata all’impronta ecologica umana, perché si riferisce al periodo in cui la foresta non ha avuto alcun intervento umano.

La maturità indica invece lo stadio di sviluppo biologico degli alberi dominanti. Si guardano gli anni degli alberi, il diametro, la presenza di micro-habitat nel tronco,  foglie morte e germogli e altri parametri ancora.

 

I primi risultati mettono in evidenza la ricchezza delle foreste còrse esaminate.

Soprattutto a Ciamanacce e Zonza si sono rilevati popolamenti arborei diversivficati, molto vecchi. A Luvana e Zicavu ci sono faggi di più di 300 anni, e pini millenari.

Il querceto verde della valle del Fango si distingue dalle altre per una naturalità davvero rimarcabile, tra i più maturi dell’intero bacino del mediterraneo. La zona è anche classificata dall’UNESCO come riserva della biosfera dal 1977, e dall’ONF come riserva biologica dal 1988.

Ci sono anche altri siti naturali interessanti in Corsica, il cui inventario sarò fatto da Conservatoire botanique national de Corse.

Bisogna sperare che il riconoscimento del valore dei luoghi naturali e il miglioramento delle conoscenze e dei fondi delle politiche ambientali possano mettere in atto norme e piani di protezione specifiche per le specie botaniche còrse, che attualmente mancano.

 

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Fonte: U Levante

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