Il presidente del Consiglio esecutivo della Corsica e il presidente dell’Assemblea di Corsica si oppongono con forza contro la chiusura di scuole e classi previste dai servizi accademici.
Il destino di scuole rurali è una questione essenziale che giustamente preoccupa molti Corsi. Date le sue caratteristiche geografiche, demografiche e umane, alla nostra isola non possono essere applicati criteri tecnocratici del tutto inadatti per il proprio contesto. Tutte le misure di chiusura delle scuole rurali vanno contro le politiche di rivitalizzazione dell’entroterra e firmerebbero il certificato di morte dei nostri villaggi.
Ecco perché sosteniamo senza riserva gli eletti, i genitori e le comunità colpite dalla chiusura delle scuole, alcuni dei quali hanno deciso di dare prova di ieri come Santo Pietro di Tenda e Morosaglia. Quest’ultima è, infatti, altamente simbolica in quanto scuola del paese natale di Pasquale Paoli e fu aperta grazie alla sua eredità.
U Babbu di a Patria aveva posto l’istruzione al centro della sua azione politica, mentre la conoscenza è la chiave per l’emancipazione individuale e collettiva, ed è la stessa condizione di democrazia reale. I nuovi leader delle istituzioni còrse seguono questa eredità politica.Abbiamo già contattato i servizi dello Stato per rivedere la loro posizione. Abbiamo detto che l’impegno degli eletti della Corsica è garantire pari opportunità per gli studenti rurali nelle scuole nei nostri villaggi.”
Fonte: Collettività della Corsica