Il comune di Belgodere accoglie una famiglia di rifugiati siriani

Il comune di Belgodere, in Balagna, ha collaborato con la prefettura, l’ONU e il centro intercomunale d’azione sociale dell’unione dei comuni delle Cinque Pieve da maggio 2016 per preparare al meglio l’arrivo in paese della famiglia Al Rahmoun raccogliendo il mobilio, abiti, giochi, alimenti per la nuova famiglia.

Il sindaco di Belgodere e presidente dell’unione dei comuni Lionel Mortini si è battuto per far arrivare a Belgodere la famiglia Al Rahmoun, ha detto che “non stiamo attraversando una guerra di religione proprio perché siamo sicuri di ciò che siamo, e quindi possiamo ospitare chi vogliamo”. Secondo il sindaco l’emancipazione dell’isola avviene attraverso atti umanitari:  “Il nostro è il nazionalismo dalla cultura umanistica di Paoli. Le persone povere erano sempre accolte a casa con una politica abitativa, la creazione di posti di lavoro. É il fondamento di ciò che siamo.” Oggi la famiglia è in un appartamento di un centinaio di metri quadrati che il suo consiglio municipale ha scelto tra la pianura e il mare. Il sindaco ha detto “abbiamo i mezzi e tre alloggi gratuiti.”

E indipendentemente dal fatto che la decisione piaccia o no. “Nessuno deve dirci se è bene o male. Ce l’abbiamo fatta.” Un lavoro quotidiano. Eric Beretti, direttore della scuola, non vede l’ora di accogliere i due figli più grandi della famiglia, Aisha e Ilaf. Da mesi, si preparano gli studenti con l’arrivo di due ragazze di età compresa tra 7 e 8 anni. “Hanno già le basi in francese, lo hanno imparato nel loro Paese.

“Inch’allah”.


Fonte: Corse Matin

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