Collettività unica: concordato il calendario, ma nazionalisti insoddisfatti

L’incontro di ieri tra i ministri dell’Interno, della Funzione Pubblica, e la delegazione di eletti còrsi, ha messo a punto i dettagli e il cronoprogramma che porterà alla creazione della Collettività unica di Corsica.

Per quanto riguarda il premio di maggioranza, il governo ha deciso di applicare alla futura Collettività unica le regole attuali. Il numero degli eletti passerà da 51 a 63, il premio di seggi supplementari assegnati alla lista vincitrice salirà da 9 a 11, per garantire la governabilità. Per quanto riguarda la rappresentanza delle comunità locali e il buon coordinamento della nuova Collettività con le intercomunalità presenti sul territorio, i ministri hanno sollevato un problema costituzionale creato dalla proposta degli eletti di una “camera dei territori”.

Hanno però avanzato una proposta alternativa, ossia un coordinamento composto da rappresentanti della Collettività unica, enti pubblici, comuni,  de coordination composée de représentants de la collectivité unique, des établissements publics et des communes, abinato a una territorializzazione dei servizi oggi offerti dall’attuale Collettività territoriale (CTC).

La nuova Collettività dovrà nascere a bilanci invariati, ma avrà margini d’azione, soprattutto in ambito fiscale, superiori a quelle delle altre regioni, perché cumulerà quelle degli attuali consigli dei due dipartimenti e dell’attuale CTC.

Metodo di lavoro e calendario

Agli eletti còrsi è stato proposto un metodo di lavoro che segue questo cronoprogramma:

  • Agosto 2015 : Promulgazione della legge NOTRe
  • Settembre 2015: Gruppo di lavoro con gli eletti còrsi per la preparazione delle ordinanze elettorali
  • Aprile 2016: Gruppo di lavoro con gli eletti còrsi per la preparazione delle ordinanze di carattere fiscale e istituzionale
  • Giugno 2016: Passaggio al Consiglio di Stato
  • Settembre 2016: Le ordinanze finanziarie e istituzionali all’esame del Consiglio dei Ministri
  • Dicembre 2016: Le ordinanze elettorali all’esame del Consiglio dei Ministri
  • Dicembre 2017: Elezioni della nuova Collettività unica di Corsica

Le reazioni del mondo politico

I ministri, Bernard Cazeneuve e Marylise Lebranchu, hanno ringraziato gli eletti còrsi e ricordato che “la creazione della nuova Collettività s’iscrive all’interno del grande progetto di rinnovamento dell’organizzazione territoriale voluto dal Presidente della Repubblica e dal Primo ministro, e sarà un’occasione per uno sviluppo armonioso e solidale della Corsica”.

Ma non tutti sono d’accordo. Gli sconfitti in questa partita sono i nazionalisti. Gli eletti di Femu à CorsicaCorsica Libera hanno rimarcato la propria uscita da quella riunione, alla quale non ha potuto partecipare Paul Giacobbi per un’indisposizione. Co-ufficialità della lingua còrsa, statuto dei residenti, iscrizione della Corsica all’interno della costituzione: rien, nient’altro se non la creazione della Collettività unica, è recepito dal patto di maggioranza uscito dall’Assemblea di Corsica.
Gilles Simeoni in un tweet, e Jean-Christophe Angelini e Jean-Guy Talamoni, sulle onde della radio Alta Frequenza, hanno reso noto il proprio disappunto e annunciato per i prossimi giorni iniziative per continuare a difendere le posizioni della maggioranza degli eletti dell’Assemblea di Corsica.


Fonte: CorseNetInfos.fr – Immagine: Corsicainfurmazione

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