Catalogna: la Consulta spagnola sospende la legge sul referendum per l’indipendenza

By Redazione Set 8, 2017 #catalogna

La Corte costituzionale spagnola, su richiesta del governo centrale, ha sospeso la legge di convocazione per il 1° ottobre del referendum sull’indipendenza dalla Spagna, approvato l’altro giorno dal parlamento della Catalogna. La Consulta ha anche intimato ai 947 sindaci catalani che dovranno fornire i seggi di non partecipare in alcun modo all’organizzazione della consultazione, considerata illegale. Pena sanzioni penali.
Il procuratore generale dello Stato José Manuel Maza ha già annunciato di aver denunciato Puigdemont, i ministri catalani e la presidenza del «Parlament» per disobbedienza, abuso di potere e malversazione di denaro pubblico. Rischiano il carcere.

Il primo ministro Rajoy  ha dichiarato che il referendum «non si farà, farò il necessario, senza rinunciare a nulla, per impedirlo». Non si esclude il ricorso all’articolo 155 della costituzione, che consentirebbe di sospendere l’autonomia regionale catalana. Il referendum era già stato dichiarato fuorilegge da precedenti sentenze della consulta. La costituzione del 1979 dichiara indivisibile il territorio dello Stato spagnolo. Il procuratore Maza ha detto anche di aver ordinato alla polizia di indagare su ogni azione «volta alla tenuta del referendum illegale». Sono iniziate perquisizioni in tipografie sospettate di produrre materiale per il voto. La Guardia Civil spagnola ha rafforzato la propria presenza in Catalogna e la notte scorsa è stato annullato il trasferimento di 200 agenti in altre regioni.

Ma la pressione sempre più forte di Madrid non frena il governo catalano. Puigdemont e il vice-president Oriol Junqueras hanno confermato che andranno avanti, pronti a uscire dalla legalità spagnola in nome della «legittimità catalana». La legge sulla Transitorietà giuridica e la fondazione della repubblica è considerata la base giuridica nella transizione verso un futuro stato indipendente catalano. Il braccio di ferro tra Barcellona e la capitale continua.

 

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