Cardinale Bustillo: L’autonomia ancorata alla mitra. Il vescovo rompe la neutralità della chiesa

Il cardinale Bustillo presiederà la cerimonia della Madunuccia ad Ajaccio questo 18 marzo. Questa manifestazione è il grande evento religioso della città imperiale, che perpetua una tradizione secolare che onora la Vergine della Misericordia per aver salvato la città dalla peste nel 1656. Ogni anno, La Madunuccia attira tutta Ajaccio, credenti e anche molti non credenti. A questa edizione del 2024 partecipa anche il cardinale Peña Carrà, sostituto della segreteria di Stato vaticana con delega agli affari generali. Con questo prelato, il cardinale Bustillo ha firmato un libro congiunto, “Le coeur ne se divise pas“.

Ma oggi il cardinale Bustillo sta suscitando scalpore (per il momento a mezza voce) nel mondo politico e anche tra cattolici dell’isola dopo la sua intervista al settimanale cristiano francese “Le Pélerin“. Il cardinale Bustillo si è dichiarato a favore dell’autonomia della Corsica, pur ritenendo che “non mina l’unità della nazione“. Si spinge anche oltre, definendo i settori di competenza che potrebbero essere devoluti alla Corsica, come la sanità o l’istruzione. Spiega la sua posizione tracciando un parallelo con la sua (autonoma) regione natale, i Paesi Baschi spagnoli, e cita anche il Veneto “dove le richieste di autonomia sono forti“. La Sicilia, dove sta emergendo una forte opposizione all’autonomia, e la nuova presidente della Sardegna, che si dice contraria all’autonomia differenziata che il governo Meloni vuole adottare, potrebbe essere contrapposta ad essa. La curia romana non ha detto una parola su questo progetto, ed è giusto, visto che si tratta di un affare politico interno all’Italia.

Non è la prima volta che il prelato esprime la sua preferenza per l’autonomia. Aveva partecipato al primo dibattito organizzato dalla Collettività ad’Ajaccio -si trattava di questioni sociali- sottolineando che “l’autonomia era un sogno ambizioso che doveva essere realizzato“. Lo aveva fatto di nuovo in un’intervista al sito “Corse Net Infos” che lo aveva eletto personalità dell’anno 2023, e a cui aveva dichiarato che “la Corsica deve riconquistare la sua autonomia e libertà“. Mons. Bustillo intervenne così in un dibattito politico e ruppe il suo dovere di riservatezza e neutralità. Poiché i sentimenti del cittadino Bustillo sarebbero irrilevanti, i sentimenti del cardinale Bustillo hanno una dimensione politica e i media sono interessati a lui.

Del resto, in un articolo pubblicato nel novembre 2023 dedicato al cardinale vescovo Bustillo, il giornale “Libération” non si sbagliava e aveva già smascherato l’autonomista nel prelato. Era intitolato: “François Xavier Bustillo, il pastorale diventa autonomo”. Sul giornale Le Pélerin, Mons. Bustillo si apre molto liberamente sui benefici che l’autonomia porterebbe alla Corsica, parlando addirittura di “appeasement” come se tutti i corsi fossero in conflitto con lo Stato francese, forse assimilando i nazionalisti ai corsi nel loro insieme o viceversa? In termini di appeasement, il presule ha corso il rischio, infrangendo la regola della separazione tra Chiesa e Stato, di provocare tensioni con il mondo politico, tra i cattolici dell’isola, ma anche tra alcuni sacerdoti.

“L’abito religioso non dovrebbe essere un camuffamento ideologico”

Un ex politico che ha ricoperto alte cariche elettive dice di essere “ferito e senza aver perso la fede, dice di aver perso la fiducia“. “Riconoscere la povertà è una cosa, dire perché i poveri sono poveri è un’altra“, ha detto un’altro politico, citando l’ex arcivescovo di Recife, monsignor Helder Camara, e perseguendo “l’autonomia nella condivisione religiosa della cittadinanza corsa secondo criteri nazionalisti… Mons. Bustillo si libera dai principi, per riportarci al tempo in cui la separazione tra Chiesa e Stato non esisteva“. “L’abito religioso non dovrebbe essere un camuffamento ideologico“, dice un ex giornalista.

Il cardinale parla come capo della Chiesa cattolica in Corsica. Si suppone infatti che dia la posizione dei credenti su un tema in cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi. Vuole spingere il voto cattolico? Ciò dimostrerebbe che egli sta creando un legame tra la comunità storica, linguistica e culturale e la comunità cattolica. Questa è la dimostrazione che l’accordo di Beauvau apre le porte al comunitarismo e volta le spalle alla repubblica“, ha detto questo attivista comunista. “Le dichiarazioni del cardinale Bustillo cominciano a dare fastidio“, confessa un sacerdote in pensione. Infine, questo militante dell’Azione Cattolica vorrebbe citare le parole di un sacerdote di Bastia, il padre Santini, ora deceduto, che aveva una grande aura nell’ambiente studentesco dell’isola e che ha animato diversi circoli di riflessione durante il suo ministero pastorale: “il bene non fa rumore, e il rumore non fa il bene“.

In occasione della festa della Madunuccia, il cardinale Bustillo ha rilasciato un’intervista a Corse-Matin in cui ha parlato in particolare della misericordia. Lo preferiamo in questo esercizio pastorale ed evangelico.

Petru Luigi Alessandri

Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

By Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

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