Un premio letterario per riavvicinare corsofonia e italofonia?

Il sodalizio tra Corsica e Italia sarebbe auspicabile che si rafforzasse attraverso l’istituzione di un premio letterario italo-còrso che desse impulso alla realizzazione di testi bilingui (italiano-còrso) nei campi della narrativa e della poesia e che fosse intitolato a Pasquale Paoli e Salvatore Viale, figure emblematiche della storia dell’isola. Un concorso letterario che unisce Corsica e Sardegna invece già esiste, ed è il premio Lungoni di poesia gallurese e còrsa.

Sarebbe un’iniziativa di alto valore culturale da rivolgere ad un pubblico di sponda còrsa come di sponda italiana, non limitato ad una ristretta cerchia di intellettuali, ma comprendente studenti delle scuole e dell’università, nonché persone comuni che desiderassero valorizzare la propria creatività, col nobile obiettivo di perpetuare la tradizione letteraria di Corsica, caratterizzata da una felice quanto proficua alternanza di testi elaborati in lingua còrsa e in lingua italiana, come testimonia l’operato di Salvatore Viale, ultimo grande alfiere del binomio letterario italo-còrso, trasfuso sapientemente nelle sue opere.

Egli, contemporaneo di Alessandro Manzoni, fu scrittore, poeta e magistrato e risulta essere il primo letterato isolano ad aver adoperato la lingua còrsa in opere di rilievo letterario quali la Dionomachia, risalente al 1817, i Canti contadineschi in dialetto corso, pubblicati nel 1835 e riediti nel 1843 sotto il nome di Canti popolari corsi, oltre a pregevoli scritti redatti in italiano, tra i quali spiccano per importanza Dei Principii delle Belle Lettere, Sopra lo stile della versione poetica dell’Iliade di Melchiorre Cesarotti, Delle cagioni e degli effetti della moderna letteratura romanzesca, Componimenti in versi e in prosa, Dell’uso della lingua patria in Corsica, Dell’uso dei costumi corsi.

salvatore-vialeSostenitore delle idee liberali, Viale ebbe un ruolo rilevante nel recuperare la tradizione culturale del popolo còrso, difendendo strenuamente lo status della lingua italiana quale idioma colto dell’isola. La morte di questo valente letterato sopraggiunse nel 1861: in tale anno, fatidico per l’Italia, che celebrò la tanto desiderata unità politica e territoriale, si spense l’ultimo appassionato difensore del retaggio linguistico e letterario italiano in Corsica. Dunque, secondo quanto riferisce Olivier Durand, con la scomparsa di Viale ebbe inizio il graduale allontanamento del còrso dall’orbita della lingua italiana, che smarriva, in tal modo, uno dei suoi figli nella tormenta. Ci si augurerebbe, pertanto, che si riannodassero i fili della storia attraverso un pieno recupero dei secolari rapporti di solidarietà letteraria ed artistica fra terre sorelle, mediante un progetto di ampio respiro culturale. Di tale progetto potrebbero farsi promotori il giornale on line Corsica Oggi e il programma radiofonico Mediterradio, coinvolgendo, in primis, le istituzioni scolastiche dell’isola, come anche l’Associu di Sustegnu di u Centru Culturale di l’Università Pasquale Paoli di Corsica, Interromania, e il Centre Étude Salvatore Viale di Bastia e rendendo, inoltre, partecipi associazioni culturali dell’isola, che si mostrassero favorevoli a siffatta iniziativa.

La fratellanza tra Corsica e Italia potrebbe essere, altresì, valorizzata, portando all’attenzione della collettività insulare le memorie scritte del Padre della Patria Còrsa, Pasquale Paoli, nonché le opere letterarie di Salvatore Viale, tutte incentrate sulla rilevanza del patrimonio culturale dell’isola intimamente legato a quello della Penisola, legame che tanto Paoli quanto Viale ritenevano dovesse diventare, col trascorrere del tempo, sempre più stretto.

Un veicolo efficace degli alti ideali di Pasquale Paoli, come di quelli di Salvatore Viale, potrebbe essere rappresentato dall’organizzazione di pubbliche manifestazioni di forte impatto evocativo e didattico, che avessero la finalità di diffondere il loro pensiero attraverso la lettura e il commento degli scritti di detti autorevoli autori in spazi all’aperto di città e borghi di Corsica, sul modello degli spettacoli di piazza ideati dal genio di Roberto Benigni e celebranti i sublimi versi della Divina Commedia del Sommo Poeta Dante Alighieri.

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Giuseppe Vitolo

dottore di ricerca
in Linguistica italiana

Giuseppe Vitolo

Linguista, ricercatore, esperto in dialettologia, ha scritto per Corsica Oggi diversi articoli sul ruolo della lingua italiana quale lingua della memoria in Corsica, ed esplorato ipotesi su possibili modi di favorire un suo ritorno nell'isola accanto al francese e alla lingua corsa.

By Giuseppe Vitolo

Linguista, ricercatore, esperto in dialettologia, ha scritto per Corsica Oggi diversi articoli sul ruolo della lingua italiana quale lingua della memoria in Corsica, ed esplorato ipotesi su possibili modi di favorire un suo ritorno nell'isola accanto al francese e alla lingua corsa.

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