Lotta contro la speculazione fondiaria: i deputati autonomisti giocano il tutto per tutto

I re deputati corsi di Pè a Corsica: Colombani, Castellani e Acquaviva

A pochi mesi della fine dei loro mandati, i deputati autonomisti còrsi sono in attesa del voto dell’Assemblea Nazionale sul progetto di legge portato avanti dal gruppo parlamentare “Liberté et Territoires” da cui i deputati Acquaviva, Castellani e Colombani sono membri. Questo progetto di legge, approvato in commissione in marzo 2021, intende aiutare la Corsica a lottare contro la speculazione fondiaria che colpisce l’isola più che altrove in Francia.

Jean-Félix Acquaviva, autore e relatore del progetto di legge, si è espresso ai giornalisti di Corse-Matin in vista dell’esame in sede di prima lettura, venerdì 4 febbraio, nell’Assemblea Nazionale. Accompagnato da Michel Castallani (deputato della prima circoscrizione di Alta Corsica), Paul-André Colombani (deputato della seconda circoscrizione di Corsica del Sud) e Bertrand Plancher, presidente del gruppo parlamentario “Liberté et Territoires”, il deputato Acquaviva è fiducioso e determinato.

“Lo sviluppo delle residenze secondarie (30% in Corsica nel 2020, contro 10% nel resto della Francia) è la causa di un grande aumento dei prezzi. Queste tensioni aumentano la speculazione, colpiscono la salvezza della natura, lo sviluppo economico e agricolo, e producono difficoltà di accesso all’alloggiamento e fondiario per gli abitanti”, dichiara Jean-Félix Acquaviva.

Con questa legge, il deputato e suo gruppo parlamentare vogliono ottenere un “diritto di esperimento” che darà alla Collettività di Corsica la possibilità di lotta contro la speculazione. Il progetto prevede un diritto de prelazione per la CDC (oltre a un certo importo), la creazione di una tassa di “alta quota” sulle residenze secondaria (importi rivolti alla CDC); il gruppo parlamentario vuole anche che i piani locali di urbanizzazione possano definire dove non si può costruire una residenza secondaria.

Jean-Félix Acquaviva è fiducioso e crede nell’approvazione della legge in sede di prima lettura. Secondo lui, parecchi deputati dei partiti di centro-destra (Modem, En Marche) sono favorevoli. C’è un consensus, a parte nei “Les Républicains” (partito di destra storico in Francia) … E qui si trova indubbiamente il verro freno al progetto del gruppo parlamentario. Anche se è approvato nell’Assemblea Nazionale, dovrà esserlo dopo al Senato… Composto maggiormente di eletti del partito Les Républicains.

La strada è ancora lunga, con un primo passo atteso dunque venerdì 4 febbraio.

Fonte: Corse-Matin

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