Xylella Fastidiosa: un primo caso ufficializzato in Corsica

August 10, 2015 – Lido Pizzo, Italy: Olive trees show signs of infection by Xylella fastidiosa. Scientists estimate that one million olive trees in Puglia are infected with the Xylella fastidiosa, a bacterium who contributed to a 35 percent drop in the region 's olive oil production last year. The bacterial outbreak, probably arrived in Italy with plants imported from Costa Rica and which has destroyed citrus trees in Brazil and vineyards in California, poses a new danger for all of European agriculture.

Gli oleicoltori italiani conoscono troppo bene questo batterio. Presente nella penisola dal 2008, Xylella Fastidiosa ha provocato tantissime malattie da “complesso del disseccamento rapido dell’olivo” e messo in pericolo tutta una sfera agricola. Questa settimana è stato per la prima volta ufficializzato un caso di Xylella Fastidiosa in Corsica.

Identificato per due volte negli anni passati in Corsica però mai ufficializzato, il batterio Xylella Fastidiosa è stato stavolta trovato dagli servizi pubblici su un olivo, in un frutteto di Balagna. L’albero, in produzione da trent’anni, è stato distrutto come vuole la regolamentazione. Secondo la Prefettura, è l’unico caso identificato, nello scorso ottobre, su mille prelievi nel 2021.

Il fatto che questo caso sia l’unico ufficiale non basta per rassicurare gli oleicoltori di Corsica. Loro, ricorda Louis Cesari (vicepresidente del sindacato interprofessionale degli oleicoltori), sono attenti a questo pericolo da anni. “E una pessima notizia, ma non ci insegna nulla”, dice Louis Cesari. “Da quando sono state scoperte ceppi Multiplex, gli oleicoltori sapevano che ci sarebbero conseguenze […] Hanno provato a minimizzare l’impatto di questo ceppo”. Louis Cesari aggiunge che da quattro o cinque anni si osserva multiplichi deperimenti, qualsiasi l’età degli alberi, dal rame all’albero intero. Per lui non c’è dubbio sulle cause.

Da parte sua la Prefettura assicura che “la positività era ridotta, non si poteva determinare il tipo di ceppo (cioè Multiplex o Pauca). 26 analisi supplementari sono state fatte su quell’albero e tutti risultano negativi”. Aggiunge che la distruzione dell’albero è stata fatta per precauzione, con l’autorizzazione del proprietario.

Nonostante quel discorso dei servizi pubblici, il sindacato richiede misure di sicurezza, come la limitazione dell’importazione d’alberi dall’estero. Esiste un decreto prefettizio in tal senso, ma non viene osservato come si dovrebbe, le esclusioni del decreto sono tropo numerose. Secondo Louis Cesari serve cercare soluzione più ampie, con “una vera politica agricola, coraggiosa, onesta e ambiziosa per il dopo Xylella”, deplorando il silencio pesante dei responsabili regionali. Per lui, “la battaglia contra Xylella Fastidiosa è già persa”.

Il caso Xylella Fastidiosa in Corsica ricorda quello accaduto al principio del 2010, con il castagno. Il pericolo del parassita “cynips”, che aveva già rovinato una grande parte dell’attività legata al castagno in Italia poco tempo prima, non ha potuto essere bloccato. Nonostante l’impegno massimo degli agricoltori e la richiesta fatta tantissime volte di frenare l’importazione d’alberi, è stato un disastro ecologico ed economico di cui ancora si soffrono gli effetti.

Fonte: Corse-Matin

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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