Gilles Simeoni e Jean-Guy Talamoni criticano Macron per non aver rispettato le istituzioni corse

All’apertura della sessione dell’Assemblea della Corsica, giovedì 25 aprile, Jean-Guy Talamoni, il suo presidente, ha criticato Emmanuel Macron. Crede che il capo dello stato non rispetti le istituzioni corse creando la conferenza dei sindaci. Questa situazione ha scatenato un dibattito nell’emiciclo.

All’apertura della sessione dell‘Assemblea della Corsica, questo giovedì 25 aprile, il presidente suona la carica. Per Jean-Guy Talamoni, la conferenza dei sindaci creata da Emmanuel Macron non ha basi legali. Il suo scopo è bypassare la Collettività della Corsica.

Tocca à noi à urganizà di megliu a leia trà sti respunsevuli pulitichi è prufessiunali è a nostra cullettività. Mi pare oghje u mumentu d’apre stu dibattitu, u più largamente pussibule. #ACInVivu

— Jean-Guy Talamoni (@JeanGuyTalamoni) April 25, 2019

Più tardi, Gilles Simeoni, presidente del Consiglio esecutivo della Corsica, si esprime. Per lui, con l’istituzione della conferenza dei sindaci, lo Stato voleva indebolire le competenze della Collettività della Corsica.

“Fino ad oggi, abbiamo cercato di mettere in discussione o minare la nostra legittimità. È il famoso: “Ma voi siete solo funzionari eletti locali”, mentre il suffragio universale che ci ha designato non è meno completo, sovrano e rispettabile di quello che ha designato il presidente della Repubblica “, dice.

La situation en #Corse est en train de s'aggraver dangereusement. Jusqu'à aujourd'hui, l'Etat s'est contenté d'ignorer notre légitimité. Depuis quelques jours, il cherche à créer un conflit de légitimité entre les Maires et la Collectivité de Corse. pic.twitter.com/f7NyQJ4xWt

— Gilles Simeoni (@Gilles_Simeoni) April 25, 2019

Per i nazionalisti, lo stato si è impegnato in un braccio di ferro con la maggioranza territoriale. Il rapporto sull’agenzia di pianificazione urbana e la sua missione di servizio ai comuni hanno dato origine a un appello per le competenze della Colletività.

“Siamo eletti rappresentanti del popolo”

Il prefetto della Corsica non viene nominato direttamente, ma l’allusione è chiara. “Gli imputati sistematicamente, sia il presidente della riunione, che non è in buona fede, il Presidente della Giunta, che non è in buona fede, il presidente dell’AUE [agenzia sviluppo sostenibile, urbanistica ed energia della Corsica], che non è in buona fede, e tutti quelli che non sono stati menzionati e che non sono in buona fede… In un momento dato, penso che sia abbastanza. Siamo eletti rappresentanti del popolo. Abbiamo legittimazione popolare qualunque siano i nostri sentimenti, e non siamo in grado di parlare del modo in cui, fuggono da palazzo Lantivy”, dice Jean Biancucci, consigliere esecutivo e presidente della agenzia di pianificazione, a pianificazione ed energia.

Fonte: France 3 Corse Via Stella