Sembra un grande uccello bianco che giace leggero sulle acque calme del vecchio porto di Bastia. L’Energy Observer è arrivato dall’Italia meridionale continuando il suo viaggio nel Mediterraneo, ed è venuto a ricaricare il suo idrogeno a Bastia. A lato, i barcaioli per lo più italiani, guardano con curiosità questo catamarano che sembra uscito da un fumetto futuristico. Una nave di un altro tempo, un tempo a venire, quella in cui il petrolio ceduto il posto, per spostare le navi, all’energia senza CO2. Sarà il tempo della navigazione pulita, senza fumo, senza odori, senza tracce di idrocarburi che galleggiano contro le banchine dei porti. L’Energy Observer è tutto questo. Una vetrina del futuro. Una scuola galleggiante guidata da otto persone, marinai, tecnici, ingegneri con il fondatore del capitano Victorian Erussard e il leader della spedizione Jérôme Delafosse.
Naviga facendo il proprio idrogeno da turbine eoliche erette come bandiere alla sua poppa e acqua di mare desalinizzata dal suo stesso macchinario. Le sue eliche sono anche alimentate dalla forza di grandi aquiloni allungati al vento. Le vele di domani, di nuova generazione, saranno testate. È sponsorizzato da grandi aziende, sostenuto dal presidente della Repubblica francese, l’Unione europea, l’Unesco. Attua i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Un viaggio scientifico in cui tutto è annotato, elencato, confrontato e poi archiviato con il centro nucleare nazionale per servire meglio domani l’eco-energia accessibile a tutti. Dove ferma i costruttori, gli ingegneri presentano i loro progetti. Come questa torre solare di 250 metri a Tel Aviv che, riprodotta in 5 copie, potrebbe servire a tutta l’energia pulita di Israele.
Dopo la sua sosta a Bastia, l’Energy Observer partirà per Saint Tropez. Fino al 2022 visiterà 50 paesi e farà 101 scali in tutto il mondo, portando la tecnologia della “buona parola” che prefigura quali saranno le reti energetiche del futuro.
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Pierre-louis Alessandri
Petru Luigi Alessandri
Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.
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