Ecco la prima carta topografica dell’isola in lingua corsa

A Bastia è stata presentata la prima carta geografica di tutta la Corsica con i toponimi in lingua nustrale, nomi con cui da sempre i Corsi hanno designato località, monti, fiumi, nella parlate tradizionali, accanto al nome storico ufficiale in lingua italiana.

878_1Da Capo Corso a Bonifacio, la prima piantina dell’isola integralmente in lingua corsa riprende tutti i nomi di paesi, di fiumi o di cime della Corsica. Si trovano sulla carta anche spiegazioni di tipo geografico o riguardanti l’amministrazione del territorio.

Un lavoro lungo otto mesi portato a termine da un gruppo d’autori che ha raccolto e catalogato i nomi dei luoghi: Carlu Castellani, Sabella Cervetti, Petru Paulu de Casabianca, Ghjermena de Zerbi, Ghjacumu Fusina, Janine Castellani è Ferrandu Olmeta.

Il progetto è stato concepito da Henri Medori, patron de l’edizione Aedis che hanno messo sede a Bastia, carrughju Luce de Casabianca, da qualche settimana.

Scuole, cittadini, le collettività, i comuni, i dipartimento o la CTC… ecco il vasto pubblico cui Aedis si rivolge con questa carta, in vendita a partire da 20€ al pezzo, a seconda delle misure.

Una scelta economica ma anche d’autore, da salutare come un tentativo di andare controcorrente rispetto a un declino nell’uso della lingua nustrale che purtroppo ancora non si arresta.

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Fonti: FR3 Corse ViaStellaCorseNetInfos

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One thought on “Ecco la prima carta topografica dell’isola in lingua corsa”
  1. Encomiabile questa scelta di andare controcorrente per aprirsi ad un pubblico variegato offrendo questa novità in lingua nustrale,che suppongo avrà chiesto sacrifici di interesse economico.Tuttavia mi chiedo se avrà questa iniziativa un’accoglienza adeguata ai vari strati della società,giacchè leggo che c’è,purtroppo,un continuo declino dell’uso della lingua nustrale.Ora non mi si taccia di ripetitività,se affermo che questa ”erosione” avviene molto a causa del forzato uso della lingua francese che allontana sempre più le nuove generazioni dall’uso e comprensione della lingua corsa la quale è molto distante dal francese.Infatti non a caso la cartina geografica in lingua nustrale riporta tutti i nomi originari in italiano.Come a ricordare le origini reali e i legami vitali del corso con l’italiano.Questa iniziativa dovrebbe avere ben altra eco e analoga diffusione anche in altri settori vitali,altrimenti,e spero di sbagliarmi di tutto cuore, il còrso è destinato a divenire solo lingua del folclore.

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