In seguito ai fatti di tragica attualità che hanno colpito in questi mesi l’intera Francia, attaccata dall’integralismo islamico guidato dall’ISIS, il presidente dell’Assemblea di Corsica Jean-Guy Talamoni e Gilles Simeoni, presidente del Consiglio esecutivo della Corsica, hanno redatto una risoluzione congiunta anche sulla sicurezza pubblica. Ecco il testo della risoluzione:
Il presidente del Consiglio esecutivo della Corsica e il Presidente dell’Assemblea della Corsica
– CONSIDERANDO l’ondata di attacchi mortali e particolarmente barbari che hanno colpito in Francia, in Europa e nel mondo per diversi mesi e anche nelle ultime ore;
– CONSIDERANDO che questa nuova situazione, senza precedenti nella storia contemporanea, richiede una duplice risposta: – Primo nel campo della sicurezza, dell’ordine pubblico e della politica pubblica internazionale; – Dall’altra parte, in termini di risposte politiche e sociali per l’islamismo radicale, che mina i valori fondamentali che sono alla base della nostra visione condivisa della società;I- Per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico
– CONSIDERANDO CHE il primo punto, quello della sicurezza, l’ordine pubblico, come del resto quella del ordine internazionale riguarda poteri sovrani;
– CONSIDERANDO CHE le istituzioni della Corsica, tuttavia, sentono che è loro dovere e responsabilità di assicurare che tutte le misure appropriate siano prese dallo Stato nella prevenzione e la lotta contro l’Islam radicale nelle sue espressioni ideologiche, come contro il rischio di attacchi terroristici;
– CONSIDERANDO CHE la Corsica attualmente appare particolarmente esposta;
– CONSIDERANDO la presenza sul territorio dell’isola focolai d’infleunza salafita, in modo permanente o ricorrenti, sono venuti nell’isola personaggi radicali sostenitori della corrente che, come ricorda Antoine Sfeir condanna “l’influenza occidentale, come lo stile di vita e la società dei consumi, ma anche la democrazia e la laicità”;
– CONSIDERANDO che questi punti di vista sono inconciliabili con i nostri valori;
– CONSIDERANDO che la Corsica è da Pasquale Paoli, una terra di libertà religiosa, ma non può accettare nè il comunitarismo, nè il fondamentalismo.
– CONSIDERANDO inoltre che questa visione rigida e fondamentalista dell’Islam è respinta da praticamente tutti i musulmani che vivono in Corsica, i rappresentanti della fede musulmana che tra l’altro ha recentemente vietato a dei predicatori salafiti l’accesso ai luoghi di culto;
– CONSIDERANDO CHE lo Stato, in conformità con le sue funzioni di regolamentazione e nel rispetto della legge, deve attuare misure coercitive sistematicamente tali da impedire qualsiasi presenza o manifestazione di fondamentalismo religioso (l’espulsione ai sensi di legge, imam che tengono discorsi incompatibili con i valori e i diritti fondamentali; chiusura luoghi di incontro in cui è tenuto un tale discorso);
– CONSIDERANDO ANCHE la questione della sicurezza delle persone, che le istituzioni della Corsica chiedono allo Stato di rafforzare le misure di sicurezza, considerando i molteplici fattori (turismo estivo, la posizione, il clima di stigmatizzazione nei confronti della Corsica sviluppata soprattutto sui social network) che possono portare ad esporre l’isola ad un aumento dei rischi;II – Le risposte politiche e sociali per l’islamismo radicale
– CONSIDERANDO CHE la guerra dichiarata dal Islam radicale, soprattutto dall’ISIS, cerca anche di distruggere la coesione delle società dove è presente, e l’introduzione di una logica di guerra civile e settaria;
– CONSIDERANDO CHE la situazione attuale pone anche la questione del posto della religione e della laicità nella nostra società, e che il modello di appartenenza dei cittadini dovrebbe essere promossa;
– CONSIDERANDO CHE la Corsica e la sua gente, la cui storia è caratterizzata da una lotta costante per i valori della democrazia, della libertà, della tolleranza e apertura, può e deve contribuire alla costruzione, per la Corsica, di un modello di società dove l’appartenenza del cittadino è forte e armoniosa;
– CONSIDERANDO CHE la situazione attuale richiede l’apertura di un ampio dibattito, come Stati generali che coinvolgano tutte le forze vive dell’isola, nonché i rappresentanti di vari culti religiosi sul tema: “la Corsica e la sua gente: quale modello di società e di appartenza cittadina?”L’ASSEMBLEA DELLA CORSICA, CONGIUNTAMENTE CON IL CONSIGLIO ESECUTIVO
– ESPRIME la sua compassione e, attraverso di essa, la solidarietà del popolo còrso verso le vittime dei tragici eventi che hanno colpito la Francia, l’Europa e il mondo.
– DECIDE l’organizzazione di una Assise che coinvolga tutte le forze vive dell’isola, nonché i rappresentanti di vari culti religiosi sul tema: “la Corsica e la sua gente: quale modello di società e di appartenza dei cittadini?”– RICHIEDE allo Stato la chiusura immediata dei luoghi di culto o di riunione costituenti focolai di radicalizzazione o dove si sono tenuti dei discorsi di odio che hanno creato un clima favorevole alla violenza.
-RICHIEDE ugualmente allo Stato di rafforzare le misure necessarie alla sicurezza dei principali luoghi di frequentazione estiva, e più in generale, a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza della popolazione dell’isola.
La risoluzione è stata votata all’unanimità, erano solo tre consiglieri assenti, tutti appartenenti al Partito Comunista Francese.
Qua sotto il discorso di Jean-Guy Talamoni in lingua còrsa:
Fonte: Corse Net Infos