Proprietà indivisa in Corsica: il Senato ha votato la proroga del regime speciale

By Redazione Apr 10, 2024 #economia #società

La proprietà indivisa è senza dubbio uno dei principali problemi sociali della Corsica. È un problema che la classe politica dell’isola e il governo nazionale stanno affrontando dagli anni ’80, quando hanno deciso di porre fine al regime eccezionale dell’imposta di successione in Corsica, che derivava dal “Decreto Miot” del 1801. Questo sistema, basato in particolare sul calcolo di un’imposta di successione forfettaria e non indicizzata al valore dei beni, aveva, come ricorda una nota di sintesi dell’Agenzia per lo Sviluppo Economico della Corsica (ADEC), “la conseguenza di non incoraggiare le famiglie a regolare le loro eredità, il che ha portato a un disordine giuridico e fondiario caratterizzato dall’assenza di molti titoli di proprietà e da situazioni di proprietà indivisa che talvolta coinvolgevano fino a diverse centinaia di potenziali eredi“.

Nonostante le varie misure messe in atto dallo Stato e dalle autorità locali, in particolare la creazione del GIRTEC (gruppo di interesse pubblico per la ricostituzione dei titoli di proprietà in Corsica), che ha permesso di ricostituire 1.800 titoli dal 2018, il compito di eliminare l’indivisione rimane colossale. Ancora oggi, quasi un terzo del milione di terreni in Corsica appartiene a una persona deceduta. Si tratta di circa 78.000 proprietari e di un numero enorme di potenziali eredi. Per questo motivo, nel 2017, il deputato Camille de Rocca Sera è riuscito a far prorogare la deroga per 10 anni, fino al 2027.

Tuttavia, data l’entità del lavoro che resta da fare per ripulire la Corsica dalla confusione immobiliare, la scadenza del 2027 è insostenibile. Questa constatazione ha spinto Jean-Jacques Panunzi, senatore della Corsica del Sud, a mettere in votazione ieri 9 aprile un disegno di legge volto a prorogare il regime speciale per altri 10 anni. Nonostante alcune voci abbiano espresso il timore che la proposta venga dichiarata incostituzionale per “mancato rispetto dell’uguaglianza di tutti i francesi di fronte all’imposta”, il testo del senatore Panunzi ha incontrato l’approvazione di tutti i 341 rappresentanti eletti presenti al Palazzo del Lussemburgo.

È stato quindi fatto un passo avanti verso la risoluzione di un problema profondo che frena lo sviluppo dell’isola. Il prossimo passo sarà l’Assemblea nazionale, dove il testo sarà esaminato dai deputati.

Fonti: ADEC, Corse-Matin

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *