Alla scuola secondaria di San Fiorenzo, la pulizia delle spiagge sostituisce le ore di punizione

@sophiebereni - Spiaggia della Corsica Orientale. Immagina illustrativa

Non è sempre facile immaginare come una punizione possa essere un utile campanello d’allarme tra i giovani. Che si tratti di copiare righe interminabili o di essere assegnati a un’ora di punizione all’interno della scuola, non sempre si ottiene l’effetto positivo sperato. Quindi, per garantire che gli alunni che infrangono le regole siano puniti e che la punizione abbia un impatto utile, la scuola secondaria di San Fiorenzo ha fatto una scelta diversa.

Un recente articolo pubblicato sulle colonne di France 3 Corse racconta il mercoledì un po’ speciale vissuto da alcuni alunni della scuola secondaria Maria Ghjentile. Di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, gli alunni intervistati hanno infranto le regole della scuola e hanno ricevuto una o più ore di punizione. Ma invece di passare queste ore sui banchi di scuola, in attesa di scontare la pena, sono stati invitati a partecipare a una pulizia della spiaggia. Un modo utile ed educativo per scontare la punizione.

L’esperimento della scuola secondaria di San Fiorenzo, volto a sostituire l’ora di punizione con un’azione utile per l’ambiente, è stato ideato in collaborazione con l’associazione “J’aime ma mer“, molto attiva sul tema con i giovani. La sessione di pulizia è volontaria. Benché gli alunni intervistati si siano ovviamente dispiaciuti di essere così lontani dai loro allenamenti di calcio o dalla loro abituale sessione di videogiochi, tutti hanno apprezzato il fatto di partecipare a un’attività all’aperto utile per la società e l’ambiente, anche se si tratta di una punizione.

Sebbene alcuni genitori fossero contrari a che i loro figli partecipassero a questo tipo di attività invece che a una punizione tradizionale, la scuola Maria Ghjentile si impegna a trovare in sostituzione qualcosa di “educativo e responsabilizzante“. Gli alunni che vengono puniti possono essere costretti a dare una mano nella mensa scolastica, ad esempio. Questo tipo di esperimento dovrebbe essere esteso ad altre scuole dell’isola dall’associazione “J’aime ma mer“, a partire dalla scuola secondaria di Folelli il prossimo anno.

Fonti: France 3 Corse via Agence France-Presse

Immagina: Sophie Bereni

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