Josette Risterucci, sindacalista di CGT Corse, parla della situazione del centro ospedaliero di Bastia, denunciando una situazione che si trascina ormai da molti anni: “Il complesso era fuori norma giù nel 1992, ed è strano per un edificio costruito nell’85”, e per quanto riguarda la gestione “paghiamo molto l’insularità”. La necessità di trasferte sul continente incide molto sui costi di gestione della struttura. Il blocco operatorio inoltre è giudicato “vetusto”.
Il sidacato parla di circa 50 milioni di deficit, di cui 22 di debiti verso fornitori, 5 milioni di debiti fiscali e 4 di altra natura. 37 milioni di prestiti da restituire, 9 di capitale circolante e 4,5 di autofinanziamento.
Negli ultimi anni dei lavori di adeguamento sono stati realizzate, soprattutto per quanto riguarda le norme antincendio e di sicurezza, oltre all’impianto di condizionamento e alla costruzione di un nuovo edificio per gli uffici.
Il sindacato si chiede come si potrà riassorbire il deficit per consentire all’ospedale di investire sul miglioramento dell’offerta e dei servizi.
Nel frattempo la ministra della salute Agnès Buzyn visiterà il centro ospedaliero giovedì mattina a partire dalle 10, e avrà certamente modo di parlare anche con i rappresentanti della CGT.
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Fonte: Corsenetinfos / 2
Guillaume Bereni