L’Ha-Noi Social Club, un progetto umano ed ecologico nel cuore di Bastia

Questa settimana ho incontrato due fondatori dell’Ha-Noi Social Club, un’associazione con diverse funzionalità. Il suo scopo principale è di trasmettere idee eco-responsabili e tutto si svolge nel loro locale.

Hugo Pasqualini, uno dei fondatori, ha accetto di incontrarmi con un altro co-fondatore, Sébastien Vincent-Damiani.

Il locale di 500 metri quadrati ha aperto le sue porte nel giugno del 2016, nel centro della città di Bastia.

Sono andata nel cuore stesso di Ha-Noi.  Mi hanno accolta in modo spontaneo, in tutta semplicità, in una stanza tranquilla ma nello stesso tempo piena di vita e di allegria.

foto-ha-noi-social-club

 

La creazione

 

Ha-Noi è un’associazione di promozione sociale. È stata fondata da Jacques-Henri Nguyen (diplomato in grafica digitale e in design), Sébastien Vincent-Damiani e Hugo Pasqualini (hanno studiato in una scuola di commercio, l’E.G.C. di Bastia).

Il suo nome è un gioco di parole tra il nome della capitale del Vitnam con il Corso “À Noi”, potrebbe essere interpretato come “tocca a noi cambiare le cose”. C’è in fondo un’idea di “libertà di pensare e di intraprendere” dichiarano i fondatori.

Le attività

Ha-Noi ha tre scopi principali:

 

  • L’accoglienza di giovani e di viaggiatori. Infatti, Ha-Noi è in parte un ostello della gioventù. Essendo un’associazione senza finalità di lucro, l’ostello della gioventù ha permesso di ottenere un primo finanziamento. Certe persone rimangono più mesi ma la maggior parte vivono qua per un periodo limitato.

Sébastien e Hugo mi hanno precisato che siccome hanno delle basi in commercio, a loro piacerebbe pure sostenere giovani imprenditori nei loro progetti (come la creazione di una start-up ad esempio. Bisogna sapere che all’uscita della scuola i due compagni hanno creato una società per aiutare le imprese locali ad adattarsi alle questioni attuali, in particolare quelle del web).

  • Ha-Noi è pure un luogo di co-working. Cioè, offre una stanza di lavoro comune. Si può sia chiacchierare intorno a una birra o fare une partita di ping-pong sia trattare di argomenti molto più seri e scambiare idee, incontrarsi.
  • Soprattutto, l’Ha-Noi Social Club ha uno scopo ecologico. I fondatori ci accolgono in un’atmosfera divertente e simpatica ma cercano pure di fare passare messaggi eco-responsabili. Educano i loro residenti a dei gesti verdi basici del quotidiano. Ad esempio, non dimenticare di spegnere la luce, non buttare il mozzicone di sigaretta in terra… È anche un luogo di educazione.

 

 

Le idee guida 

I due co-fondatori che ho incontrato mi hanno spiegato che la Corsica e la Francia in generale erano in ritardo riguardo all’ecologia. Insomma “c’era bisogno di un posto così”.

Sébastien mi ha precisato il suo pensiero, dicendo che “la Corsica era un laboratorio”. Viene a dire che c’è un lavoro tremendo da fare nell’ambito dell’ecologia sull’isola ma le possibilità sono infinite ! Non dobbiamo avere paura provare nuovi progetti verdi !

I due fondatori hanno insistito sull’idea di un lavoro di gruppo, un lavoro collaborativo.

Risponde all’idea che Ha-Noi offre uno spazio di collaborazione e di compartecipazione.

Sébastien mi ha indicato di più che “l’azione” era una cosa importantissima. Provano a trasmettere dei gesti concreti che hanno un impatto diretto sulla realtà.

 

Una galleria d’arte concettuale si trova al primo piano. Riassume proprio bene le idee guida dell’Ha-noi Social Club.

È un luogo di espressione artistica sempre in movimento, che ha per progetto quello di accogliere diverse mostre, da diversi artisti (come ad esempio Jean-Claude Pusceddu). Le opere possono essere composte in parte di cose “riutilizzate”.

La mostra esposta quando ho visitato l’Ha-Noi Social Club, “Il Passaggio”, ci invitava ad un viaggio a Bastia, fra dei temi ecologici e politici. I dipinti dovevano essere interpretati come un insieme e pure con l’ambiente circostante, il palazzo, raccontandoci una storia.

Lo spettatore è invitato a partecipare pienamente all’esperienza, immergersi in un viaggio e farsi la propria interpretazione. Alla fine della mostra ci aspetta una stanza dove possiamo trovare una proiezione e diversi oggetti lasciati dei visitatori precedenti, dopo tocca a noi lasciare qualcosa, qualsiasi cosa vogliamo.

Un concetto proprio divertente! Ha completamente cambiato la mia visione personale dell’arte concettuale!

Siamo nel cuore dell’arte collaborativa, un principio fondatore dell’associazione. Lega arte, compartecipazione, riflessione ed ecologia.

 

Il programma per il futuro 

“Ci sono ancora dei lavori da fare nel locale, ci concentriamo su questo” dice Hugo. Pian pianino trasformano il locale che hanno ristrutturato, seguendo il loro ideale. Ad esempio hanno il progetto di installare dei pannelli solari.

Mi hanno pure confessato che sognano di riprodurre l’esperienza all’estero, in Asia o in Israele. Quando chiedo perché l’Asia, Hugo mi risponde : “Siamo dei grandi fan della filosofia orientale e più particolarmente della filosofia vietnamita. È l’anno scorso, durante un viaggio attraverso il paese, che abbiamo deciso di iniziare il progetto, a Da Nang, sulle tracce di Jacques Nguyen (padre di Henri Nguyen, co-fondatore dell’Ha-Noi Social Club). Questo uomo di lettere e di saggezza a saputo trasmetterci il modo di vivere di questo popolo come la sua determinazione. Per noi, creare un legame fra la Corsica e il Vietnam su di un fondo di progetto a finalità ecologica rappresenta ciò che desideriamo di più in termini di compartecipazione, di scambio economico e di incontro con attori che agiscano per in futuro mischiando rispetto degli altri e rispetto dell’ambiente.”.

Per di più potrebbero lavorare nel futuro con il Comune di Bastia, nell’ambito di un incontro fra associazioni nel loro locale.

 

Insomma, un bel progetto, che risponde a dei valori ecologici e a degli argomenti proprio moderni.

Auguriamo loro un bel futuro!

 

Maggio informazioni sulla pagina Facebook dell’associazione.

Serena Rosselli

Ha 20 anni, metà italiana e metà còrsa, è cresciuta nell'isola e frequenta il terzo anno all'Università di Corsica. Oltre che innamorata dell'Italia, è appassionata dall'universo anglosassone. E il suo corso di studi le permette di studiare la lingua e la cultura italiana, e quella inglese, con uno sguardo internazionale sul mondo d'oggi. Ha il gusto dell'avventura e degli incontri, e per lei è importante riflettere sull'ambiente che la circonda ed essere sempre fedele alle sue convizioni.

By Serena Rosselli

Ha 20 anni, metà italiana e metà còrsa, è cresciuta nell'isola e frequenta il terzo anno all'Università di Corsica. Oltre che innamorata dell'Italia, è appassionata dall'universo anglosassone. E il suo corso di studi le permette di studiare la lingua e la cultura italiana, e quella inglese, con uno sguardo internazionale sul mondo d'oggi. Ha il gusto dell'avventura e degli incontri, e per lei è importante riflettere sull'ambiente che la circonda ed essere sempre fedele alle sue convizioni.

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