Ecco le promesse del neo-presidente Macron per la Corsica

Un mese fa, il 7 aprile, il neoeletto Presidente della Repubblica Emmanuel Macron nel corso di un incontro pubblico a Furiani rilascio delle dichiarazioni a proposito dell’isola.

L’allora candidato di “En Marche !” si impegnava, nel caso di una sua elezione all’Eliseo, a realizzare una “diagnosi della situazione e dei bisogni della Corsica”, che non dev’essere un territorio che vive di sussidi, ma invece  “una chance per la Repubblica”.

“Senza attendere, noi possiamo agire” e “dare ai Corsi i mezzi per riuscire, all’interno della Repubblica”, aveva detto parlando di lavoro, di sicurezza e di sanità. “Non voglio una Corsica sotto assistenzialismo, voglio l’emancipazione della Corsica”.

Ha anche detto di voler “impegnarsi per avviare la procedura di ratificazione della carta europea delle lingue regionali e minoritarie”, tema che anche Hollande online dichiarò di voler affrontare, senza riuscirci, e di voler inoltre “incoraggiare l’apprendimento della lingua e dela cultura corse nella scuola”.

“Se apparisse dall’indagine diagnostica che il quadro istituzionale attuale stia impedendo alla Corsica di sviluppare le proprie potenzialità, allora potremmo pensare di spingerci più lontano, con una revisione della Costituzione “, per quanto questo “non sarebbe affatto semplice”.

“Non sarei sempre d’accordo con tutti voi, ma di certo ascolterei tutti. Tutti i rappresentanti dell’Assemblea di Corsica avranno la parola, e il mio ascolto”.


Foto copertina © PASCAL POCHARD-CASABIANCA / AFP – Fonte: ViaStella

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