La Corsica nella Costituzione: emendamento rigettato in commissione all’Assemblea nazionale

By Redazione Gen 30, 2016 #costituzione #politica

L’emendamento per l’inserimento della Corsica nella Costituzione francese del senatore dell’Alta Corsica Paul Giacobbi del Parti radical de gauche è stato respinto dalla commissione della legge dell’Assemblea nazionale.

I senatori Giacobbi e Roger-Gérard Schwartzenberg avevano redatto questo nuovo articolo (il 72 paragrafo 5) da inserire nella Costituzione:

Art. 72.5 – La Corsica è una collettività territoriale della Repubblica il cui statuto speciale è definito da una legge organica.
Le leggi e le normative possono essere adattati in funzione delle caratteristiche e dei vincoli di questa collettività. In tale contesto, le misure specifiche possono essere adottate dalla legge a favore della popolazione della collettività, in materia fiscale, sulla conservazione del patrimonio culturale e linguistico, e la protezione del patrimondio fondiario.
L’adeguamento delle leggi e dei regolamenti può essere deciso dalla collettività in materie in cui le loro competenze sono esercitate se, su sua richiesta, è stata autorizzata dalla legge, senza che possano essere messe in  discussione le condizioni essenziali dell’esercizio di una libertà pubblica o di un diritto fondamentale.
Fatto salvo l’articolo 21, la collettività ha un potere di regolamentazione nei settori in cui sono esercitate le sue competenze. Il Consiglio di Stato ha un controllo giurisdizionale specifico sugli atti dell’assemblea deliberante in questo caso.

L’inserimento di questo articolo come ha affermato Giacobbi aveva l’obiettivo fare progressi in campo linguistico, sulle problematiche del territorio e sulle imposte di successione.

Giacobbi ha aggiunto che dato il  carattere particolare, i vincoli e gli ostacoli economici e sociali che soffre in particolare a causa della sua insularità e specificità culturali che sono sue, l’attuale quadro normativo non consente al legislatore né le autorità regionali della Corsica nei suoi settori di competenza di concretizzare alcune deroghe che appaiono indispensabili.

Nonostante il parere negativo della commissione della legge, il testo verrà presentato e discusso in seduta pubblica in Assemblea nazionale dal 5 febbraio dato che il parere della commissione non è vincolante.

Ecco il file in formato Word del’emendamento bocciato dalla commissione dell’Assemblea nazionale riguardande la Corsica: Emendamento costituzione Corsica Giacobbi

assemblea nazionale

Fonte: France 3 Corse Via Stella paul-giacobbi.org

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One thought on “La Corsica nella Costituzione: emendamento rigettato in commissione all’Assemblea nazionale”
  1. Allora visto che ancora una volta pare non ci sia una volontà a voler riconoscere la specificità culturale ed insulare della Corsica con tutti i disagi dovuti anche ad un glorioso retaggio storico non sempre valorizzato anzi calpestato proporrei a titolo di provocazione di presentare un altro disegno di articolo sulla falsariga del74 da inserire nella costituzione che tenda ad escludere la Corsica dall”’Hexagone” di modo che i ”Zoreilles” che si trovino nell’isola per vari motivi comprendano che la Corsica chiederà di divenire un dipartimento d’oltremare o regione come vestigia dell’impero coloniale francese.Quindi da 100 dip. si passerà a 98 e questo perché la Corsica chiederà di essere ammessa o riconosciuta come territorio ‘lontano’.Nella Francia d’oltremare dal 2003 sono stati aboliti i TOM in virtù della revisione costituzionale,sostituendoli con i DOM o DROM quindi non più facente parte della regione metropolitana.Poi chiedere lo status che è pertinente alle collettività d’oltremare come la Polinesia o quello sui generis come la Nuova Caledonia con un suo status amministrativo o come Guadalupe. Almeno si potrebbe sperare in uno statuto di grande autonomia, di cui una manifestazione simbolica in Polinesia è il titolo dato al presidente del governo. E poi si vedrebbe nel frattempo si darebbe un segnale, a questo punto non vedo cosa ci sia da perdere se non a scapito dell’economia della cultura e dell’identità corsa.Scusate il linguaggio e il pensiero satirico ma la misura è colma !

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