Nei villaggi del Fiumorbo la gente ha sempre conosciuto le virtù delle acque di Pietrapola.
Per i reumatismi, i dolori articolari (lussazioni o altri incidenti ) la gente ha l’abitudine di dire: “fala é ciotta u to bracciu in a Voccia! “ … “scendi e immergi il tuo braccio nell’acqua della Voccia!” Così si chiama questa sorgente che sgorga a 57 gradi al piede del muro di sostegno delle terme e alimenta un lavatoio pubblico.
Si scendeva anche ”all’occhiera “ (L’Uchjera ) sul lato della strada dipartimentale, per lavarsi gli occhi in caso di congiuntivite. “L’Uchjera “ era infatti di Santa Lucia . Un segno di croce prima di bagnarsi gli occhi e l’invocazione della santa conosciuta per guarire le affezioni oculari non poteva che aggiungere alle virtù dell’acqua considerata come un colliro dai medici che l’avevano analizzata.
Tutto questo per farvi capire che quello che l’intera popolazione del Fiumorbo ( e non solo) sapeva, i romani di Aleria non potevano ignorarlo, anche se si ammette che i bagni romani non erano vicino alle sorgenti calde ma vicino ai centri di vita e alimentati da acqua dolce.

Non dimentichiamo che la storia romana durò 13 secoli in Corsica, dal terzo secolo a.C al decimo d.C… Un itinerario partiva da Mariana, attraversava Aleria, incontrava un presidio (campo militare romano) che sarebbe stato sulle colline di Serra e finiva a Portus Favonus.
Nel XVI secolo, Giovanni della Grossa (originario di Grossa vicino a Sartene ) rievoca il Signor Truffetta, discendente dei cavalieri di Magonza (cavalieri di Carlomagno) che costruisce il castello di Pietrapola e gli dà il nome di sua sorella Pola.
Morendo lascia ai tre figli : Pietrapola, Covasina e Poggio di Nazza.
Ritroveremo più tardi le Pievi di Covasina (con Ventiseri, Solaro,Ania e Ornaso), la pieve di Cursa (Pietrapola, Prunelli, Isolaccio),
La pieve di Castello (Poggio, Lugo e Aghjola. Centro : Ghisoni.)

Per ciò che riguarda l’etimologìa, Antonio Peretti si chiede, nella sua tesi sul Fiumorbo , se Pietra pola non sia la pietra scura o levigata… Questa ipotesi sembra rischiosa quanto quella di Truffetta.
Nel 1420 secondo le cronache di Pietro Cirneo (sacerdote e storico corso del XV secolo), il re di Aragone assedia Bonifacio.
Una spedizione spagnola sconvolge il Fiumorbo. Il capitano spagnolo prende Covasina poi si reca a Pietrapola che viene presa e bruciata, senza pietà per i vecchi, le donne e i bambini.
Nel secolo seguente, il villaggio è abbandonato.

Nel 1531 Monsignor Giustignani (vescovo e scrittore genovese ) parla dei barbareschi che devasteranno per tre secoli le coste delle isole del mediterraneo.
Parla di Covasina e “degli eccellenti bagni di Pietrapola che, all’epoca era un buon villaggio oggi abbandonato.”
Oltre agli infedeli, c’era il flagello della pesta e della malaria che portò le popolazioni del Fiumorbo a desertare la pianura e le prime colline ed a insediarsi nella media montagna dove troviamo oggi tutti i paesi dell’alto Fiumorbo: Serra, Prunelli, Isolaccio, San Gavino…
Da noi, in Corsica, la disgrazia è sempre venuta dal mare e dalle coste.
Nel corso della storia del dominio genovese, non si parla mai dei bagni di Pietrapola.
Si è potuto affermare che la riputazione delle acque era soltanto locale.
Al XVIII secolo la sorgente è segnalata da diversi viaggiatori e alla fine dello stesso secolo è portata al Piano Terrier.(1770 – 1794 ).
Bisognerà aspettare la fine del XVIII secolo per assistere a un forte sviluppo del termalismo.
Nella mia famiglia si racconta che un trisnonno che aveva lavorato alla costruzione delle terme nel 1840 parlava di rovine antiche che erano venute distrutte.
Ciò corrobora una descrizione del 1823: le rovine di una grande vasca con un muretto che divideva dui bagni.
In quel periodo, il dipartimento costruisce due vasche rettangolari divise da un muro.
Nessuna abitazione intorno.Sette sorgenti sono repertoriate.
Nel 1835 ci sono tre casette di cui due sono affittate a bagnanti.
Nel 1840, il Prefetto dà al commandante Antonio Pompeo Laurelli la proprietà delle sorgenti e del suolo. (Concessione in perpetuo.)
Il comandante costruirà lo stabilimento, “l’Accinto” ( la casa quadrata sulla strada) e la chiesa.
L’Abate Galletti scrive nella sua storia della Corsica, nel 1863:
“ Sembra che le acque di Pietrapola siano state molto anticamente conosciute perché si vedono ancora le orme di bagni romani. Tuttavia da lungo tempo le acque erano cadute in un abbandono vicino dall’oblio ”.
Quando, nel 1840, il dipartimento ne fece la concessione al Commandante Laurelli, i bagni non consistevano che in due piscine appena ricoperte da alcune ramature,dove uomini e donne facevano il bagno alla rinfusa e, il più delle volte, senza direzione medica.

L’attuale stabilimento consta di tre belle piscine potendo contenere fino a quaranta persone, con vasche spaziose, docce sempre migliorate e una vasta vasca di refrigerazione.
Gli alloggi destinati ai curisti si compongono di cinquanta camere.
Infine, abitazioni particolari cominciano ad alzarsi al vicinato delle sorgenti … Queste belle case di granito.
Dopo la prima guerra mondiale si ebbe intenzione di costruire un ospedale militare sul sito contiguo alla “ Piazza dell’Accinto”.
Poi i bagni sono abbandonati anche se lo stabilimento rimane aperto. Le condizioni di igiene sono rudimentali.
“L’acqua tomba i microbi !…” diceva la gente.
Una signorina, Gautier è ereditiera dei Laurelli e vive a Parigi.
Lo stato mette in opera una procedura di decadimento al suo incontro e la vecchia signorina finisce per vendere a Francette Torre, figlia di Natale Taddei di Prunelli.
Da due anni le terme sono state acquistate da l’ex-dipartimento dell’Alta Corsica e dovrebbero svilupparsi col comune d’Isolaccio di Fiumorbo.

È peccato che scavi archeologici non siano stati mai fatti a Petrapola e a qualche chilometro di Aleria: Puzzichello nella regione di Aghjone.
La scoperta di monete antiche e di condutture delle acque fanno pensare che il sito era frequentato dai romani della città dell’antica Alalia.
Le acque solforose di Puzzichello hanno delle proprietà in pneumologia, reumatologia e dermatologia.
L’azienda Corsican Beauty commercializza un sapone “ nustrale ” che contiene quest’acqua solforosa per curare l’eczema.

Purtroppo alla differenza di Pietrapola che ha ottenuto il consenso e che vuole svilupparsi, Puzzichello è interamente abbandonato alla macchia dopo al Secondo Conflitto Mondiale.

Qualche foto del termalismo:

 

Sitografia :

-http://www.corsicabeauty.com/fr/
-http://www.pietrapolalesbains.fr

Foto : Google Images e il sito http://www.pietrapolalesbains.fr

Livia Maria Bartoli

Ha 24 anni ed è studentessa all'Università di Corte al terzo anno di Licenza di Lingue Straniere Inglese-Italiano.

By Livia Maria Bartoli

Ha 24 anni ed è studentessa all'Università di Corte al terzo anno di Licenza di Lingue Straniere Inglese-Italiano.

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