I fatti di Aleria, “la prima sommossa del popolo còrso nel 20° secolo”

Era il 21 agosto 1975 quando, ad Aléria, una trentina di uomini istruiti da Edmond Simeoni, leader del movimento ARC (Azzione per a Rinascita di a Corsica) occuparono la fattoria di Henri Dappelle, un viticoltore pied noir proveniente dall’Algeria non più francese, sospettato di essere coinvolto in uno scandalo finanziario.

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L’atto, sostanzialmente simbolico, suscitò da parte dello Stato una reazione spropositata: l’allora ministro dell’interno Michel Poniatowski inviò ad Aleria 1200 gendarmi e la Compagnie républicaine de sécurité (CRS), la divisione antisommossa con i blindati, per far evacuare la cantina occupata da Simeoni e dai suoi uomini.

Il numero e la tipologia delle forze messe in campo dallo Stato rispetto all’evento che dovevano affrontare, provocò indignazione e reazioni forti nella società còrsa. Gli scontri si conclusero con due morti tra i militari e un ferito grave, e nella stessa serata ci furono violenti scontri a Bastia. Il movimento di Simeoni venne sciolto il 27 agosto dal Consiglio dei Ministri francese.

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I fatti portarono poi alla nascita del Fronte di Liberazione Nazionale Corso (FLNC) nel Convento di Casabianca l’anno seguente, 1976.

Oggi, a 41 anni di distanza, il clima è fortemente cambiato e un altro Simeoni, Gilles, figlio di Edmond, siede oggi nel posto più alto del governo dell’isola. Segno che il tempo non è trascorso invano, perché da un lato il movimento nazionale – all’epoca era appena nato – ha conquistato dopo quattro decenni di lotta il potere nell’isola, dall’altro perché lo ha fatto con mezzi totalmente pacifici, in un clima segnato da eventi forti – come la deposizione delle armi del FLNC nel 2014 – che hanno segnato in modo netto la volontà di una “soluzione politica” alla questione còrsa. Una questione che lo Stato francese, come sua abitudine, continua a negare, ma che la società còrsa e la nuova amministrazione territoriale cercano di risolvere portando avanti nelle sedi opportune rivendicazioni di tipo amministrativo, economico, culturale e linguistico.

Un momento storico per l’isola, un momento che però non può far dimenticare quella “prima sommossa del popolo còrso nel 20° secolo”, quella giornata di agosto del 1975 in cui fu compiuto forse il primo passo di un lungo percorso politico che arriva fino ai giorni nostri.

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