Croce nel villaggio di Quasquara: il Municipio portato in tribunale per il mancato rispetto della laicità

Il municipio di Quasquara, un piccolo villaggio di una cinquantina di abitanti nella regione del Taravo, nel sud della Corsica, è passato da un calvario all’altro negli ultimi giorni. Il quotidiano Corse-Matin ha riferito questa mattina che è stato presentato un ricorso al tribunale amministrativo di Bastia contro il Comune di Quasquara.

Il ricorso, presentato da un residente del villaggio, riguarda il mancato rispetto della legge del 1905 sulla separazione tra Chiesa e Stato. Il residente lamentava che il Comune di Quasquara aveva eretto una nuova croce all’ingresso del villaggio (nel 2022), in violazione del principio di laicità. Va notato che in Francia le autorità locali sono responsabili della manutenzione e del restauro del patrimonio religioso per il suo valore culturale e patrimoniale. Tuttavia, è loro vietato creare nuovi edifici religiosi.

Paul Antoine Bertolozzi, sindaco del comune e descritto nell’articolo del Corse-Matin come “molto cattolico“, si dice stupito che la croce sia finita in tribunale. Tuttavia, si difende da qualsiasi violazione del principio di laicità: la croce esisteva già in precedenza e ora è tornata nel villaggio, dopo essere stata rimossa per diversi anni per facilitare soprattutto il traffico stradale. La maggioranza dei residenti si è espressa a favore del ritorno della croce. La nuova collocazione non è esattamente la stessa dell’originale, ma ciò non significa che sia una nuova creazione. È questa nozione di esistenza precedente che il Comune di Quasquara dovrà dimostrare davanti al Tribunale amministrativo di Bastia.

Da un punto di vista strettamente giuridico, la situazione è molto difficile da valutare. Come accade sempre più spesso in Francia, dove i principi della legge del 1905 si scontrano con una realtà che il testo non riesce più a controllare sistematicamente. La situazione è ancora più complicata se si va oltre il quadro giuridico e si guarda a società come la Corsica rurale, dove è molto difficile tracciare una linea di demarcazione tra cultura, tradizioni, fede e legame sociale.

Fonte: Corse-Matin

Immagina di Ulrike Mai da Pixabay

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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